I due pellegrini che hanno dato un nome e una traccia Gps a 210 chilometri di sentieri di mezza costa, insegnano che la promozione del territorio è questione di pochi euro e tanto entusiasmo. Antonio Votino e Andrea Grava, amanti del trekking e dell’arte, qualche mese fa avevano lanciato sui social la mappa della Via Valeriana e del percorso di Carlo Magno e a luglio avevamo raccontato il sogno romantico di una valle da attraversare a piedi tra castagneti e santelle. In poche settimane, i seguaci si sono fatti avanti e i risultati sono arrivati.

Così, le due strade che si sfiorano e si incrociano dal lago d’Iseo fino al Passo del Tonale, sono state inserite nel portale «Cammini d’Italia» e la troupe della trasmissione «Geo» di Rai3 è pronta a sbarcare in Camunia.

«Chi, come noi, è amante del turismo lento e delle vacanze con zaino in spalla, cerca solo due cose: una mappa con la lunghezza dei percorsi e delle singole tappe e un posto dove fermarsi per trascorrere la notte», ha spiegato Andrea. Proprio su questo punto, i due amici hanno fatto un lavoro di sartoria spiegando il progetto ad albergatori e famiglie con la vocazione ricettiva. «Abbiamo coinvolto 44 ostelli e Bed&Breakfast che ci hanno dato la disponibilità a dare ospitalità ai camminatori a prezzo agevolato», ha aggiunto Andrea.

«Sono tutte strutture che si trovano a ridosso della via Valeriana o a quella di Carlo Magno, quindi ideali per gli escursionisti». Cosa manca? La segnaletica. «Il Distretto culturale di Valle Camonica e la Comunità Montana si sono dimostrati interessati al progetto e si è già decisa la grafica degli adesivi e le dime» spiega Antonio. Niente frecce o cartelli verticali ingombranti: l’idea è quella di segnare il percorso con lo stampo grafico e una vernice a spray. Chi cammina, in fondo, ha bisogno solo di aver la garanzia di essere sulla strada giusta.

«Dovendo segnare più di 200 chilometri di percorsi, bisogna cominciare il prima possibile», conclude Antonio. «Siamo già stati contattati da un paio di persone che ci chiedono quando saremo pronti: speriamo presto». La «Compostela» camuna vuole essere pronta per il 2019, che sarà anno del turismo slow.

dal giornale online: giornaledibrescia.it – Valcamonica
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