È divenuto un caso mediatico nazionale, creando scalpore e polemiche. La vicenda della mamma no-vax, che si è vantata su Facebook d’aver falsificato un documento sui vaccini della figlioletta iscritta alla scuola materna paritaria Maria Bambina di Esine ha fatto il giro dei media di tutta Italia, oltre che aver invaso la rete.

E dopo la denuncia presentata ai carabinieri da parte dei vertici dell’asilo, tutto è ora nelle mani della magistratura, che dovrà verificare la veridicità di quanto dichiarato dalla donna (in una conversazione sui social spiega come ha fatto per «eludere» la procedura: «Ti è rimasto un foglio mandato dall’Asl con su le vaccinazioni che devi fare? Io ho fatto così: l’ho preso, scannerizzato, cambiato data, fotocopiato e portato alla materna. Fine! Io mi sono fatta furba così! Andato tutto bene! È un anno che li prendo per…»).

All’opera ci sono già gli avvocati. Ieri il legale della donna, Omar Cantaluppi, ha voluto fare chiarezza rispetto alle «inesattezze portate all’attenzione dell’opinione pubblica al solo ed evidente scopo di strumentalizzare la vicenda nell’ambito della più complessa discussione tra obbligo vaccinale, da una parte, e libertà di scelta dall’altra». L’avvocato, già noto perché difende anche la famiglia di Lovere il cui bimbo non era stato ammesso al nido perché non vaccinato, afferma che «non vi è stata falsificazione di alcun certificato né è stata prodotta alcuna autocertificazione o altra attestazione che abbia concesso al minore di accedere al servizio».

 

dal giornale online: giornaledibrescia.it – Valcamonica
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