Anche Bienno ha preso posizione contro l’arrivo di nuovi profughi. Lo ha fatto nei mesi scorsi, scegliendo di non aderire al progetto della CM di Valle Camonica di microaccoglienza stipulato con la Prefettura di Brescia e lo fa di nuovo in questi giorni davanti alla nuova richiesta della Prefettura. Sono 11 i posti che il borgo tra i più belli d’Italia, deve trovare per fare la sua parte nel piano di ripartizione nazionale che ne attribuisce 328 in totale alla Valle Camonica. Attualmente ce ne sono 212 e ne mancano quindi 116. La questione, nei mesi scorsi, era arrivata anche in Consiglio Comunale quando la maggioranza aveva presentato una mozione che rimarcava la posizione di assoluta contrarietà all’ospitabilità dei richiedenti asilo sia a Bienno sia a Prestine. Non per insensibilità davanti alle drammatiche condizioni dei richiedenti asilo ovviamente – ribadisce il sindaco Massimo Maugeri davanti alla nuova richiesta di disponibilità – ma per le oggettive difficoltà che il comune incontra davanti alle innumerevoli domande che riempiono i cassetti degli uffici comunali, di biennesi che chiedono lavoro, casa, aiuti. Domande che putroppo restano spesso senza risposta. Inoltre la maggioranza non condivideva allora e non condivide ora, una gestione dell’accoglienza che crea false aspettative e alimenta gli sbrachi. Si era invece espressa diversamente la minoranza che faceva appello alla responsabilità delle istituzioni ad aiutare tutti coloro che ne hanno bisogno, indistintamente, per contribuire a risolvere una situazione di emergenza con senso del dovere civico. Con l’approvazione della mozione in consiglio comunale Bienno aveva quindi rigettato ogni proposta di ospitalità dei profughi, una linea che il sindaco è intenzionato a mantenere.

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