Caro skipass: record in Lombardia, ma Adamello Ski spinge sull’online

Con il caro energia e l’inflazione la stagione dello sci inizia decisamente in salita. Almeno per quanto riguarda i prezzi degli skipass.

Altroconsumo rileva aumenti consistenti in tutte le principali località delle Alpi e degli Appennini, ma è in Lombardia che si registrano i rincari maggiori: in media si paga il 13,5% in più per passare un giorno sulle piste.

Il report

L’indagine dell’associazione di consumatori prende in esame 29 stazioni tra le più rinomate sul territorio nazionale: rispetto alla scorsa stagione invernale l’aumento medio è del 9,2% per il biglietto giornaliero e dell’8,7% per lo skipass di cinque giorni. Tra i casi virtuosi, quelli in cui il prezzo del tesserino giornaliero è rimasto invariato, troviamo Tarvisio in Friuli-Venezia Giulia e Champorcher in Valle d’Aosta. Addirittura Monterosa Ski ha diminuito il prezzo dello skipass giornaliero in alta stagione. Ma si tratta di eccezioni in un panorama contraddistinto dagli aumenti.

EMBED [L’indagine]

In vetta alla lista, con un +16%, troviamo proprio Ponte di Legno-Tonale, dove si passa da 50 a 58 euro. Bisogna però prestare attenzione: Altroconsumo prende in esame soltanto i prezzi di listino, cosa che penalizza non poco i comprensori che hanno deciso di puntare sulle promozioni on line e sugli acquisti in anticipo. «La nostra è una strategia commerciale diversa rispetto ad altre località – spiega il direttore di Adamello Ski, Michele Bertolini -. Abbiamo introdotto lo smart skipass, un sistema dinamico che prevede sconti per tutto l’arco della stagione. Per esempio prenotando lo skipass una settimana prima è possibile risparmiare fino al 25%». «Per noi poi – prosegue Bertolini – sapere in anticipo quanti saranno sulle piste è fondamentale dal punto di vista della programmazione. Anche per questo spingiamo molto sull’on line».

La stessa filosofia è adottata nella ski area di Campiglio: anche qui l’acquisto sul web garantisce sconti consistenti. «E si evitano pure le code in biglietteria – rimarca Cristian Gasperi, direttore di Funivie Folgarida Marilleva -. Senza contare che esistono promozioni collegate ai posti letto».

I più cari

A livello nazionale il comprensorio Dolomiti Superski è il più caro per il giornaliero: in alta stagione si arriva a 74 euro. Seguono l’Alto Adige con 69 euro per le località di Alta Pusteria-Tre Cime, Plan de Corones e Val Gardena. Il Trentino con Madonna di Campiglio e il Veneto con Cortina d’Ampezzo, sempre con 69 euro. Cervinia si ferma a 57, ma solo se si sceglie di rimanere sul versante italiano: se si includono le piste svizzere di Zermatt il prezzo lievita non poco.

Naturalmente, osserva l’associazione di consumatori, quello dello skipass non è l’unico costo che lo sciatore deve sostenere durante un weekend sulla neve o una settimana bianca. «A conti fatti – conclude Altroconsumo – una famiglia composta da tre adulti potrebbe sostenere una spesa media di 160 euro al giorno solo per poter usufruire degli impianti di risalita. Una somma importante, che diventa davvero elevata se si considerano gli eventuali costi per il noleggio o l’acquisto di attrezzatura da sci: in questo caso la famiglia si troverebbe a dover pagare 270 euro».

dal giornale online: giornaledibrescia.it – Valcamonica
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