Vincenzo Capano non è totalmente incapace di intendere e volere. Quando ha ucciso sua madre era consapevole di quello che stava facendo. Al massimo non era patologicamente in grado di governare i suoi impulsi.

A sostenere che il 26enne di Breno sia imputabile è il pubblico ministero Roberta Panico, titolare delle indagini sull’omicidio di Francesca Mesiano, la donna trovata senza vita il 10 settembre di due anni fa, nell’appartamento che divideva con suo figlio a pochi passi dal municipio di Breno.

Il pm ha chiesto che Capano, attualmente ricoverato nella Rems di Castiglione delle Stiviere, sia dichiarato parzialmente incapace e condannato a 14 anni di carcere.

L’avvocato Gerardo Milani ha chiesto l’ assoluzione di Vincenzo Capano, invocando le perizie disposte dal gip nel corso delle indagini e dell’udienza preliminare, nelle quali i periti concludevano per la sua incapacità di intendere e di volere.

dal giornale online: giornaledibrescia.it – Valcamonica
Leggi articolo originale

Rispondi