Dopo una serata di paura, la giornata di ieri a Niardo è proseguita in quella che è ormai la routine dei lavori di sgombero dei materiali dalle case e, soprattutto, di regimazione dei torrenti Re e Cobello, esondati nella notte del 27 luglio.

Il primo corso d’acqua, nella notte tra lunedì e martedì, a causa di un temporale molto forte, è di nuovo tracimato in corrispondenza del ponte sulla ex statale 42, dove il tombotto si è ostruito ancora con i materiali trascinati a valle dalla corrente. Acqua e detriti che si sono riversati su via Nazionale, costringendo i Vigili del fuoco a richiudere la strada, riaperta solo poche ore prima dopo giorni di stop. La viabilità che attraversa da nord a sud il paese è tornata transitabile a senso unico alternato nella mattinata di ieri, per consentire il prosieguo dei lavori.

Dopo questo ulteriore episodio, i tecnici dell’Utr regionale, con quelli della Provincia e il sindaco Carlo Sacristani, hanno effettuato un nuovo sopralluogo, per valutare l’entità dei danni e prevenire altri disagi. Con tutta probabilità, verrà stanziato un nuovo «pronto intervento», che si aggiungerà a quelli già in corso.

Prima dell’alluvione dell’altra sera, a Niardo si stava cercando di tornare alla normalità anche nelle abitazioni private.

EMBED [Diversi i danni registrati nel piccolo paese camuno]

L’acquedotto è stato ormai sistemato ovunque, non così per il gas: se nella porzione di paese dal torrente Cobello verso sud si sta lavorando per riportare il servizio nelle 130 utenze della zona, molto più complicato è per la parte a nord, dove gran parte dei sistemi di erogazione sono stati spazzati via. In quest’area sarà necessario aspettare ancora. Da ieri è ripreso anche il servizio di raccolta rifiuti, mentre da domani saranno avviati gli interventi sui singoli allacciamenti alla fognatura.

«In questi giorni il territorio e la popolazione di Niardo – dichiara il primo cittadino Sacristani – sono stati duramente messi alla prova. Ma la gente non si è sentita sola: fondamentale è stato il sostegno, non solamente fisico, dei numerosi volontari, che incessantemente hanno dato aiuto.Tante anche le donazioni: ad esempio nel pomeriggio in municipio il gruppo Gcc tifosi Milan consegnerà a tre famiglie con neonati, colpite dall’alluvione, dei buoni spesa da 500 euro».

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dal giornale online: giornaledibrescia.it – Valcamonica
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