La vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, ha inaugurato oggi la Casa di Comunità di Darfo Boario Terme e il reparto di rianimazione
dell’ospedale di Esine. Presenti anche gli assessori regionali Davide Caparini (Bilancio e Finanza) e Alessandro Mattinzoli (Casa e Housing Sociale).

L’ambito territoriale dell’Asst della Valcamonica comprende 41 Comuni. Erano infatti presenti tutti i sindaci degli Enti locali. La legge di potenziamento della sanità lombarda prevede sul territorio l’attivazione di 2 Ospedali di Comunità (Esine e Edolo) e di 8 Case di Comunità (Pisogne, Darfo Boario Terme, Berzo Inferiore, Ossimo, Breno, Cedegolo, Edolo e Ponte di Legno). 

I principali servizi attivi nella Casa di Comunità sono il Punto Unico di Accesso, il centro servizi per la presa in carico del paziente cronico con la presenza di assistenti sociali, il servizio protesica, l’ambulatorio per le certificazioni medico-legali, servizi amministrativi, le sedi di Avis e Anffas con un ambulatorio odontoiatrico bimensile per persone disabili
servizi di cure primarie con la presenza di ambulatori con 2 medici di medicina generale e 1 pediatra di libera scelta.

EMBED [Giornata camuna per la vice presidente lombarda Letizia Moratti]

«La Casa di Comunità di Darfo Boario Terme – ha dichiarato Caparini – situata nella sede dì quello che fino al 1992 era l’Ospedale di Darfo Boario Terme servirà i comuni compresi tra Pisogne (a sud) e Esine (a nord) andando a rispondere ai bisogni di oltre 40.000 persone». «A Esine – ha proseguito il camuno – è stato completato l’intervento di innovazione tecnologica e ampliamento della rianimazione per 610.000 euro, di cui 350 per lavori e 260 per attrezzature elettromedicali, integralmente finanziati da Regione Lombardia. Questo è il primo tassello dell’intervento più ampio da 24 milioni di euro descritto dalla vicepresidente Moratti».

Moratti ha inaugurato anche la nuova rianimazione dell’ospedale di Esine: i lavori di adeguamento tecnologico della nuova rianimazione hanno permesso di aumentare i posti letto di rianimazione e terapia intensiva da 4 a 6. La riorganizzazione degli spazi ha inoltre permesso di realizzare una ‘Recovery Room’ con ulteriori 2 posti letto.

dal giornale online: giornaledibrescia.it – Valcamonica
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