Da bivacco a rifugio per valorizzare la Val Grande: sono iniziati da circa un mese i lavori per la riqualificazione del bivacco Saverio Occhi in Val Grande di Vezza d’Oglio, per la sua trasformazione in un rifugio vero e proprio.

L’intervento prevede l’ampliamento dell’attuale immobile, per realizzarvi la cucina, la sala da pranzo, gli spazi comuni e alcune camere con i servizi, per ospitare una cinquantina di persone. Saranno anche ristrutturati i due piccoli edifici che si trovano nei pressi, per adibirli ad abitazione del rifugista e della sua famiglia, in modo da lasciare più spazi per gli escursionisti in rifugio. Nella parte retrostante gli immobili sarà costruita una barriera per proteggere la struttura dal rischio idrogeologico e dalle valanghe.

Attualmente il Saverio Occhi non è gestito, possiede una trentina di posti letto a disposizione degli utenti, ma senza alcuna forma di controllo. L’Amministrazione comunale intende, una volta concluso il progetto, affidare in gestione il nuovo rifugio con un bando, esattamente come avviene per tutte le altre strutture in quota. Per realizzare i lavori verranno investiti 650mila euro, in parte già messi a disposizione dal Parco dello Stelvio, a valere sui fondi destinati all’ente dai Comuni di confine, e in parte garantiti dal municipio vezzese.

«Questo progetto fa parte del più ampio intervento di valorizzazione della Val Grande – dichiara il sindaco Diego Occhi -, una località molto significativa per Vezza accessibile in tutte le stagioni: in primavera e in estate per le escursioni nella natura, in inverno per le ciaspolate e in questo periodo per le uscite per ammirare i cervi e ascoltare il loro bramito. Sono centinaia gli appassionati che ogni fine settimana frequentano la vallata e offrire loro un rifugio vero e proprio, con vitto e alloggio, non potrà che accrescere l’appetibilità dell’area. Non solo, la presenza di un rifugista garantisce anche maggiore sicurezza e presidio del territorio».

Il progetto iniziale, voluto dall’ex sindaco Gianmaria Rizzi, prevedeva la ristrutturazione anche di un quarto edificio, per realizzarvi dei mini alloggi da affittare agli escursionisti. «Per il momento questo lotto è in stand-by – aggiunge il primo cittadino -, non è detto che se le cose andranno bene, non si possa sistemare in futuro anche questo pezzo».

dal giornale online: giornaledibrescia.it – Valcamonica
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