L’alta Valcamonica attende il popolo dei renziani. Già a inizio anno il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, aveva annunciato di voler portare la terza edizione della sua scuola di formazione politica «Meritare l’Europa», riservata agli under trenta, «nel profondo Nord», a Ponte di Legno.

Sono in arrivo, dal primo al 3 settembre, oltre trecento persone, tra giovani partecipanti, staff e ospiti, che «colonizzeranno» tre strutture alberghiere della località, oltre che spazi pubblici e il territorio (sono previste uscite in Presena e in Valbione).

Sempre nel post di gennaio, Renzi aveva svelato il tema dell’appuntamento: la scuola sarà dedicata a «Democrazia versus populismo», alla difesa dei «nostri valori contro chi acquista consenso sull’odio verso gli avversari e con il populismo». Un tema che, anche in queste settimane, è centrale nello scacchiere internazionale e italiano. L’alta Valle non è nuova alle «incursioni renziane»: già nell’agosto di nove anni fa l’ex presidente del consiglio era stato a Ponte, per la «tappa zero» della fondazione del movimento dei popoli alpini, guidato da un gruppo di sindaci camuni.

Questa volta il leader fiorentino si fermerà in alta Valle per tutti i tre giorni e interverrà a quasi tutte le lezioni. Ma, c’è da scommetterlo, avrà anche incontri politici con gli amministratori camuni, tra i quali si conta ancora qualche simpatizzante. Ponte è stato scelto anche quale luogo simbolo di una provincia divenuta nota per l’esplosione della pandemia, dove proporre invece tre giorni di rinascita, formazione e sguardo al futuro nel contesto europeo. E proprio l’Europa sarà uno dei temi centrali della terza edizione della scuola che, secondo le intenzioni, sarà anche «un’occasione inedita di incontro e discussione, un tempo per lavorare insieme, studiare, conoscere, appassionarsi.

Perché per osare sogni grandi servono strumenti interpretativi dell’oggi e del futuro che si sta generando». L’obiettivo è formare una nuova classe dirigente che sia «competente, coraggiosa e appassionata, una generazione di leader non di follower». Tra i tanti giovani che parteciperanno ci saranno anche alcuni camuni, tra cui la brenese Mariaemma Sala, coordinatore territoriale di Italia Valcamonica e responsabile del circolo di Breno.

dal giornale online: giornaledibrescia.it – Valcamonica
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