Lettere anonime, esposti, parole grosse: il clima a Edolo, dall’ultima campagna di un anno fa a oggi, si è sempre mantenuto caldo. Più volte il sindaco Luca Masneri ha parlato di atteggiamenti aggressivi nei confronti suoi e della sua famiglia, sottolineati da scritti con minacce alla moglie, al figlio di cinque anni e ai genitori.

Dopo l’elezione gli animi di qualcuno si sono ulteriormente inaspriti, arrivando a configurarsi – secondo Masneri – in un vero a proprio stalking. Sfociato martedì in una denuncia-querela che Masneri e sua moglie hanno presentato in Procura nei confronti dell’edolese protagonista degli atti descritti nell’esposto.

La situazione è precipitata domenica, quando la moglie di Masneri, impaurita perché nei giorni precedenti aveva visto aggirarsi nei dintorni di una loro proprietà l’uomo, gli ha chiesto di accompagnarla per un sopralluogo. Dopo una mezz’ora l’uomo si è presentato e ha iniziato a filmare con una videocamera, avvicinando la donna che gli chiedeva di andarsene. Dopo un alterco con il sindaco, ne è nato un parapiglia e ulteriori minacce.

Tutto messo nero su bianco dai Masneri nella denuncia, in cui vengono esposti anche altri fatti che hanno visto coinvolto il padre del sindaco. Le «condotte di molestia» hanno cagionato nella famiglia Masneri un «perdurante e grave stato di paura e timore per l’incolumità individuale, costringendola a modificare le abitudini di vita, a tutela della propria sicurezza e, in special modo, di quella del figlio».

Secondo il sindaco la ragione di tanto odio potrebbe essere la mancata concessione da parte dell’Amministrazione di un contributo a sostegno di un’attività in cui la persona denunciata era coinvolta.

dal giornale online: giornaledibrescia.it – Valcamonica
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