Belli stretti come delle sardine in scatola. Piuttosto scomodi e, anche, un poco in pericolo. È iniziato un nuovo anno scolastico in Vallecamonica ma i problemi non sono altrettanto nuovi. Anzi, si ripetono da due decenni e anche oltre: pullman spesso strapieni, difficoltà a salire e, di conseguenza, ritardi a lezione. Ogni stagione se ne parla e riparla, ma sembra che trovare la quadra tra numero di studenti e numero di autobus a disposizione per il tragitto casa-scuola-casa sia in alcuni casi alquanto arduo.L’ultima volta è accaduto due anni fa, quando i sindaci della bassa Valle si erano incontrati per ipotizzare una soluzione: oltre a inviare una lettera, erano state presentate delle osservazioni al piano del Trasporto pubblico locale (Tpl)

In questi giorni sono di nuovo le famiglie a risollevare il tema, dopo che alcuni ragazzi, in particolare tra la media e la bassa Valle, si sono lamentati per la difficoltà a salire sui mezzi, per l’affollamento e i ritardi. In particolare, a segnalare oggi la situazione è un gruppo di mamme di Berzo Inferiore, che ha coinvolto il sindaco Ruggero Bontempi, oltre ad aver aperto una discussione su Facebook e ipotizzato di scrivere anche loro una lettera di sollecito da inviare a chi di competenza. «Il problema è purtroppo noto da parecchio – afferma Bontempi – tanto che due anni fa, quando è stato pubblicato il nuovo piano provinciale del Tpl, i sindaci della bassa Valle hanno presentato osservazioni per chiedere l’aumento delle corse dei bus scolastici. Purtroppo le nostre richieste non sono state accolte per il taglio ai contributi pubblici alle aziende di trasporto». Non avendo possibilità d’intervenire direttamente, il primo cittadino ha girato la segnalazione al vicepresidente dell’Agenzia Tpl di Brescia, il camuno Corrado Ghirardelli, che ha avviato le verifiche attraverso il direttore del servizio. «Il problema c’è – dichiara Ghirardelli – e ci spiace molto per i disagi che ci sono stati. Abbiamo contattato il gestore delle linea e invitato a risolvere la cosa nel minor tempo possibile. Noi non possiamo imporre nulla, ma solo far notare i problemi e chiedere di intervenire. In passato, in occasioni analoghe, nel giro di qualche giorno le cose si sono sistemate. Speriamo sia così anche stavolta, prima che si creino magari disagi ben più grandi».

dal giornale online: giornaledibrescia.it – Valcamonica
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