«Sulle spalle dei giganti» c’è stato spazio anche per loro, che si sono sentiti internazionali come mai prima d’ora. Darfo Boario Terme ha vinto la sfida di «Ifrao 2018»: il congresso mondiale dell’arte rupestre, che per cinque giorni ha fatto vivere il centro congressi, va in archivio con un’enciclopedia di scoperte e il semaforo verde di albergatori e ristoratori.

Gli oltre cinquecento ricercatori, studiosi, addetti ai lavori e semplici appassionati, hanno colonizzato gli hotel e i bed and breakfast che hanno respirato un’aria nuova, diversa, stimolante. «Al di là dell’aspetto strettamente numerico, è stato un evento grandioso», ha sottolineato Roberto Piccinelli dell’hotel Brescia. «Raramente succede di doversi confrontare con persone di nazionalità così diverse, ma questo fa bene a noi e a tutta la città. Penso, ad esempio, ad una studiosa newyorkese di ottant’anni che è venuta in Valcamonica per la prima volta e non si è persa nemmeno una visita ai parchi delle incisioni».

Tra il servizio della colazione internazionale e una birra a fine giornata, gli albergatori hanno percepito la qualità del convegno e la caratura dei partecipanti. «È stata un’esperienza professionale molto positiva perché ci ha permesso di misurarci con una clientela diversa da quella strettamente termale», hanno aggiunto dall’hotel Milano. «Gli argomenti trattati nei convegni non erano proprio alla portata di tutti, ma chi era presente ne è rimasto entusiasta. E per noi albergatori avere a che fare con gente che arriva dall’Australia o dall’Argentina è un bel banco di prova».

Sui social c’è chi ha postato selfie con cinesi occhialuti e sorridenti o israeliani che dividono un piatto di «appetizer» camuni. E, in centro a Boario, bar e negozi hanno salutato gli ospiti con un vernissage di «pitoti» sparsi qua e là. «Il centro congressi così pieno non si vedeva da anni», ha concluso Mauro Pezzotti, proprietario dell’hotel Diana. «Agli organizzatori va un grazie da parte di tutti e la speranza è che si possano ripetere eventi di questa qualità che sono fondamentali per destagionalizzare gli arrivi dei turisti».

 

dal giornale online: giornaledibrescia.it – Valcamonica
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