La forza idraulica e la ferrovia, la centrale idroelettrica e il treno, ovvero gli strumenti della modernizzazione camuna fra Otto e Novecento. L’impianto di Cedegolo costruito nel 1910 e la Brescia-Edolo aperta nel 1884. Due facce della stessa medaglia, che rappresenta il matrimonio fra il lavoro umano e la tecnica. Da venerdì sera questo connubio si rinnova nel sotterraneo del Museo dell’Energia Idroelettrica-Musil dove, fino al 16 settembre, è stato allestito il plastico ferroviario che riproduce la linea.

Cinquanta metri di binari, ovviamente in scala, con stazioni, ponti, gallerie, passaggi a livello, case, figure umane e di animali. Insomma, il viaggio del trenino da Brescia a Edolo attraverso la Franciacorta e la Valle. Il plastico è opera dei soci del Club Fermodellistico Bresciano, guidati da Enrico Maggini.

 

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dal giornale online: giornaledibrescia.it – Valcamonica
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