Per conquistare la poltrona più ambita del Comune di Borno, quella di primo cittadino, per queste elezioni comunali sono scese in campo tre compagini, guidate da altrettanti candidati sindaco: il primo cittadino uscente Vera Magnolini, insegnante in pensione, l’ex presidente della società Funivia Matteo Rivadossi, imprenditore nel settore della ristorazione, e il farmacista Giuseppe Venturelli, presidente dello sci club.
Una tripla competizione che, giocoforza, ha indotto tutti i contendenti a mettere in atto una caccia all’ultima preferenza, contattando quasi uno a uno i 2.323 elettori residenti in paese (Borno conta 2.630 abitanti). Da sempre, sull’Altopiano, la competizione elettorale è molto sentita e la politica appassiona ancora molti, tra incontri, frecciate e competizione.
La Magnolini, che più volte in passato si era detta non interessata a proseguire l’esperienza amministrativa, si è lasciata convincere da alcuni suoi sostenitori, tra cui anche il finanziere Romain Zalesky, di casa a Borno, che figura tra le file della sua lista «Per il bene di Borno» insieme ad alcuni amministratori dell’Amministrazione uscente e a qualche nome nuovo.
Matteo Rivadossi è stato il primo ad annunciare la sua candidatura, rinunciando per trasparenza anche alla sua carica di presidente della Funivia: con la civica «SiAmo Borno» vuole cambiare il paese e i rapporti con le persone, a esempio con le dirette streaming per Consigli e assemblee pubbliche, per dare riscontro dell’operato dell’Amministrazione.
Giuseppe Venturelli, con la sua «Noi Borno», mette a frutto le sue esperienze come amministratore in passato e come responsabile di alcune realtà associative dell’Altopiano. Ad appoggiare la lista ci sono in partiti che fanno riferimento al centrodestra, in particolare la Lega, con gli esponenti di spicco della politica camuna che sono saliti a Borno per fare campagna elettorale.
dal giornale online: giornaledibrescia.it – Valcamonica
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