Un mondo che si consuma tra la miseria e la paura. Nell’area dismessa della ex acciaieria Banzato di Darfo, c’è gente senza nome che vive e sopravvive in condizioni penose: mentre la proprietà si nasconde dietro un gioco di scatole cinesi e l’Amministrazione comunale non ha risposte né progetti concreti.

Nei vecchi uffici che si affacciano su via Bonara, c’è gente che dorme, mangia e accumula immondizia in dieci metri quadrati, ma nessuno se n’è accorto: appostati a due passi dal buco aperto nella recinzione, abbiamo contato tre persone di mezza età, all’apparenza tutti stranieri. «È una proprietà privata e il Comune non può fare molto», ha ammesso il sindaco di Darfo, Ezio Mondini.

«E, a dirla tutta, non sappiamo ancora con chi dobbiamo rapportarci, visto il continuo cambio di proprietà di quell’area. Purtroppo anche nella nostra città ci sono queste situazioni ma tocca ai privati intervenire per impedire che qualcuno possa entrare. Non abbiamo le risorse economiche per prenderci cura delle strade, figuriamoci se possiamo pensare di fare lavori in un’area privata».

 

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dal giornale online: giornaledibrescia.it – Valcamonica
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