Non è lui ad avere tradito il Movimento, non sottostando alle disposizioni di Grillo, ma è il Movimento ad avere tradito il programma sottoscritto, mettendo in atto addirittura un’inversione ad U su alcuni temi fondamentali come quelli economici. Così Marco Zanni commenta la decisione di lasciare il Gruppo Europa della Libertà e della Democrazia con cui è stato eletto nel Parlamento europeo e di non passare al Gruppo dei Liberali come chiesto da Grillo nel fallito tentativo di traghettare i pentastellati nell’alleanza con l’Alde, ma di entrare a fare parte di un gruppo con delle posizioni più critiche nei confronti delle politiche eruopee, come quello dell’Europa delle Nazioni e della Libertà che vede al proprio interno la Lega Nord di Matteo Salvini oltre al Front National di Marine Le Pen. La scelta di Zanni arriverebbe da lontano, quindi da quella che definisce una mancanza di coerenza del Movimento, oltre che di fiducia da parte dei vertici e di volontà di cambiare le cose. L’eudeputato loverese continuerà il suo mandato, anche se in un altro gruppo, in modo ancora più coerente con il mandato affidatogli dagli elettori, seguendo ovvero quelle battaglie che lo hanno visto protagonista fin dall’inizio e soprattutto nell’obiettivo di portare sul suo territorio, i fondi e le opportunità offerte dall’Europa.

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