Era un uomo rispettato e stimato, che portava nella vita di tutti i giorni, i valori dello sport e li insegnava ai suoi tre figli. Era uno sportivo. Chi ha fatto le maratone, si è allenato per una vita a misurarsi con i propri limiti, conosce bene la fatica e la gioia del confronto tra uomo e natura. Purtroppo però quella passione questo giovedì ha portato il campione di atletica Franco Togni, ad affrontare un’escursione che questo giovedì gli è stata fatale. L’atleta bergamasco dai mille record che ha scalato il Monte Bianco e monte Ararat, campione italiano di maratone nel 1996, si trovava nei pressi del passo di Valsecca, a quota 2.300 metri, poco sopra il rifugio Calvi, ai piedi del monte Grabiasca. Una distrazione su una lingua di neve ghiacciata e il 56enne di Sorisole è caduto giù, nel vuoto. Il suo corpo, ai piedi del monte Grabiasca, è stato trovato da un escursionista di passaggio che ha subito dato l’allarme mettendo in moto eliambulanza e soccorso alpino. L’elicottero lo ha raggiunto seguendo le indicazioni dell’alpinista che ha impedito, con il suo passaggio, che il corpo del 56enne giacesse abbandonato senza essere trovato. Franco Togni era esperto di montagna: era ben equipaggiato, indossava i ramponi e aveva preparato con cura l’escursione. Ai medici dell’elisoccorso le sue condizioni sono sembrate subito disperate ma non hanno rinunciato alla corsa verso l’ospedale Papa Giovanni XXIII. Lungo il tragitto il forte cuore dell’atleta ha ceduto, lasciando nel dolore la moglie e i tre figli. In lutto il mondo dell’atletica bergamasco, in particolare la Polisportiva Sorisolese dove Togni ha trasmesso la sua passione a molti ragazzi e i numerosi runner con con lui hanno condiviso gioie e dolori.

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