Convocazione urgente nel pomeriggio di giovedi in Via Tasso e la cosa non ha di certo tranquillizzato gli invitati al tavolo della Provincia. Soltanto quando il presidente Matteo Rossi ha pronunciato “buone notizie”, i rappresentanti del Comitato «Val Vertova bene comune» e il sindaco di Vertova hanno tirato un sospiro si sollievo. L’ ente cittadino ha infatti disposto l’archiviazione e l’improcedibilità delle domande di concessione di derivazione dell’acqua per uso idroelettrico dal torrente Vertova, nei comuni di Vertova e Gazzaniga, presentate dalla società «Primo Sole» un anno fa. «Una decisione di archiviazione presa da parte degli uffici, a norma di legge – ha sottolineato Rossi –, seguita alle prese di posizione autonome della politica e mia come presidente». Nelle motivazioni si legge che «le istanze di concessione del 27 ottobre 2015, sospese in attesa della verifica di assoggettamento a Valutazione d’impatto ambientale chiesta il 14 aprile 2016, poi ritirata dal privato il 29 luglio, sono state ritenute da archiviare in virtù del fatto che il progetto preliminare, privo di attualità, non era più legato ad una procedura che giustificasse l’ulteriore prosecuzione del regime di sospensione delle istanze di concessione. In sostanza, il progetto è «saltato» per «problemi procedurali». L’archiviazione relativa all’ autorizzazione di realizzare centraline in Valle Vertova è avvenuta quindi secondo un iter garantito dalla legge, ma certo le diecimila firme presentate a Rossi dal comitato hanno pesato e, soprattutto, hanno sollevato attenzione sulla vicenda. Soddisfatto quindi il comitato e il sindaco di Vertova, Luigi Gualdi, che hanno ringraziato Rossi «per la sensibilità mostrata». Sensibilità che Rossi riconferma avendo deciso di mantenere in capo a sé la delega per l’Ambiente. I cittadini hanno vinto la loro battaglia, ma per vincere la guerra si deve andare oltre: «L’obiettivo futuro deve essere quello di arrivare a una tutela dell’area per la quale il presidente della Provincia di Bergamo propone l’istruzione di una riserva naturale. In questo senso sarà importante il ruolo futuro che potrà giocare il Parco delle Orobie, che per l’inizio del 2017 vedrà il rinnovo del proprio consiglio d’amministrazione.

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