Sei chef per il maestrone. Anche il piatto dello sciamano, concorso abbinato al festival della canzone umoristica d’autore quest’anno, in onore di Francesco Guccini, ha cambiato livrea, niente gare, ma un gruppo di chef camuni che ha omaggiato il cantautore ognuno con il proprio piatto da sciamani camuni della cucina. Il Loro premio sarà una vignetta di Sergio Staino. L’appuntamento è alla trattoria la cantina di Esine alle 12.30. Mattatore della giornata è Antonio Silva. A lui il compito di presentare chef e piatti e si dà il via alle danze enogastronomiche. Si comincia con lo sformato di funghi porcini con ricotta vaccina e di bionda dell’Adamello su crema di Robiola di Donato De Rosa, si continua con un altro antipasto la focaccia dello sciamano con carne salata, cipolle rosse camune e Silter dop di Andrea Domenighini, i primi sono dei ravioli di di polenta e formaggio case di viso di Alberto Giurini e i tagliolini della cresta del gal di Eugenio Rivadossi, il secondo è il manzo all’olio della padrona di casa, Oriana Belotti. Si chiude con un tocchetto di sfoglia con crema chantilly e piccoli frutti di Stefano Azzini. Hanno accompagnato i vini IGT camuni della Cooperativa Rocche dei Vignali. Guccini ha degustato tutto con estremo interesse, lo stesso che la Valle Camonica ha dimostrato nei suoi confronti stupendo persino gli organizzatori che non credevano in un successo così grande del Guccini International.

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