Il portavoce della famiglia afferma anche che sono già a conoscenza di tutti i dati da cui è scaturita una relazione effettuata da medici affermati che dovrebbe essere prodotta alla Procura nei prossimi giorni. Si attendono ora le decisioni della Procura che a giorni dovrà infatti decidere se chiedere l’archiviazione o una proroga di indagine: infatti sembra che la svolta sul caso sia vicina. La cronistoria del fatti ricorda che dal 8 ottobre 2015, quando attorno alle 19.15 ci fu l’ultimo contatto di Mario Bozzoli con la moglie, poi sparito nel nulla, a oggi sostanzialmente il caso è stato definito come “molto complesso”. Il 13 ottobre la fonderia viene messa sotto sequestro: la Procura apre un’inchiesta per sequestro di persona. Il 14 ottobre scompare l’operaio Giuseppe Ghirardini, addetto ai forni della Bozzoli e il 18 ottobre il suo corpo senza vita viene rinvenuto a Case di Viso. Il 13 novembre i Ris affermano: «Ghirardini morto per avvelenamento da cianuro»: trovata nel suo stomaco un’esca per animali selvatici. Il 18 dicembre la Procura per la morte di Bozzoli indaga a piede libero i due nipoti Alex e Giacomo e gli operai Oscar Maggi e Abu.

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