Tre secoli di storia attraverso gli abiti da sposa. Dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri. E’ l’insolita idea che il Gruppo Teatro dell’oratorio di Bienno ha messo in scena nei giorni scorsi. Il sagrato della chiesa parrocchiale di S. Faustino è stato trasformato in passerella, una sorta di Piazza di Spagna nostrana dove per tutta la serata sono sfillati ben 180 abiti da sposa che hanno raccontato un pezzo della nostra storia proprio attraverso le tradizioni che hanno caratterizzato e caratterizzano questo rito d’amore. Il più vecchio risaliva alla fine dell’Ottocento, per la precisione al 1898 il più moderno proprio ai nostri giorni, al 2016. Ideatori e organizzatori della rassegna «Gli abiti raccontano» sono stati Elena e Oscar Bellicini, Battista Taboni, Cristina Melotti, Anteo Xhafa e Laura Damiola, mentre Rosangela Ercoli ha curato il coordinamento dell’iniziativa che non è stata solo una sfilata. Durante la serata, infatti, le voci del «Gruppo teatrale oratorio» di Bienno e «le comari» Lucia Pedretti, Rosalia Ercoli e Margherita Pelamatti hanno riletto il matrimonio anche recitando alcune poesie a tema. Gli abiti, tutti ben tenuti e messi a disposizione gentilmente dalle proprietarie, sono stati indossati dai giovani e dagli adolescenti del paese.
E’ stata una serata davvero insolita e molto partecipata visto il coinvolgimento di tante persone anche nell’organizzazione, da chi l’ha pensata a chi l’ha poi resa possibile, da chi si è occupato degli abiti, della loro sistemazione, di raccogliere storie ed aneddotti legati a quello che rappresenta uno dei giorni più importanti della vita di tutti, insomma non la solita sfilata, ma un vero e proprio percorso nella scenografia e nell’etnografia nuziale della nostra Valle.

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