Gli inquirenti non si fermano. Vogliono acquisire tutti gli elementi utili a capire di più sulla personalità di Massimo Bossetti. E questo mercoledì hanno sentito anche la suocera. Due ore di interrogatorio nella caserma di via valli che ospita il comando provinciale dei carabinieri di Bergamo. Qui è stata sentita questo mercoledì mattina Adelina Bolis, la suocera di Massimo Bosseti il muratore di Mapello in carcere con l’accusa di essere l’omicida di Yara Gambirasio. La signora Adelina, sentita come persona informata dei fatti, avrebbe anche potuto non rispondere alle di a de dei carabinieri, ha invece risposto a tutto. Questo, almeno, è quanto ha riferito l’avvocato Claudio Salvagni in merito all’interrogatorio, aggiungendo anche di non poter dire di più. Pare che alla donna siano state fatte domande sui rapporti familiari. La suocera di Bossetti, infatti, mamma di Marita Comi, la moglie del muratore, abita nello stesso edificio dove risiede la famiglia Bossetti. La signora, dunque, potrebbe essere utile a ricostruire un quadro più chiaro e dettagliato della vita familiare del genero. Una vita come ha ricostruito la moglie dell’uomo in un’intervista al settimana Gente, fatta di banale felicità di gesti ripetutivi ed abitudinari di una famiglia normale. Le stesse cose che Massimo Bossetti ripete al pm Letizia Ruggeri che si sta occupando del caso si dai giorni della scomparsa di Yara. Su questo avrebbe insistito Massimo Bossetti e lo stesso avrebbe fatto nei vari interrogatori anche la moglie.

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