Ancora tagli alla Polizia, in ambito stradale e ferroviario. Lo afferma in un comunicato stampa, il segretario generale dell’Unione Generale Lavoratori della Polizia di Stato di Brescia Santino Barbagiovanni. Le soppressioni, si parla di 200 posti che verrebbero chiusi, sono state al centro di un incontro che si è svolto al Ministero con il Direttore Centrale delle Specialità, Roberto Sgalla. Oltre alla proposta di soppressione sarebbe stato presentato anche il progetto di accorpamento di alcuni Reparti della Polizia Stradale e Polfer, allo scopo di recuperare risorse umane. Tra queste notizie preoccupanti c’è una buona notizia: dopo le battaglie del sindacato, a partire dalla manifestazione del 2014 sotto la Prefettura, passando per le lettere al Ministro dell’Interno, al Capo della Polizia, ai Sindaci e Parlamentari bresciani che si sono attivati con le interpellanze parlamentari, e soprattutto senza dimenticare la partecipazione e l’esposizione dei dati operativi in seno alla Commissione Speciale Antimafia della Regione Lombardia), la Polstrada di ISEO e SALÓ (Bs), ma anche l’Ufficio Polizia di Frontiera di Montichiari, NON sono state inserite tra i Reparti oggetto di provvedimento d’immediata chiusura. Tra i parlamentari che avevano presenato interrogazioni al Ministero dell’Interno, il deputato camuno Davide Caparini. A parlare per gli agenti erano stati inoltre i dati riguardanti l’attività dei distaccamenti: 320.000 controlli svolti, 175 mezzi rubati recuperati, 38 arresti eseguiti, oltre un milione e 500 chilometri di chilometri di pattugliamento. Tutto ciò con la cronica carenza di mezzi, uomini e risorse. La mobilitazione contro la scelta di chiudere ben 266 presidi territoriali, in un momento in cui andrebbe rafforzata l’attività di controllo e prevenzione, ha vinto per ora, ma il sindacato non si dice ancora tranquillo: continuerà a vigilare per difendere i presidi presenti sul nostro territorio, nella convinzione che la Polizia Stradale non possa e non debba essere sminuita vista l’estrema importanza sociale, preventiva e repressiva, al fine di salvaguardare in maniera efficace la sicurezza stradale.

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