“Il Forum delle Associazioni antifasciste e della Resistenza, su proposta dell’ANEI, Associazione Nazionale Ex Internati, dopo aver preso visione del progetto dell’iniziativa “Treno del Ricordo”, promossa dal Governo, esprime il proprio stupore per l’inserimento della deportazione degli Internati Militari Italiani all’interno delle tematiche del «Giorno del ricordo» in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale. Nel paragrafo che descrive l’allestimento dei vagoni, alla voce ESODO, compare la deportazione degli IMI e non l’esodo dei giuliano-dalmati. Le drammatiche vicende degli IMI, determinate dalla loro decisione di non aderire a fascismo e nazismo, nulla hanno a che vedere con quelle altrettanto drammatiche, ma originate da altre motivazioni e sviluppate in un diverso contesto, degli esuli giuliano-dalmati. Giustificare, poi, l’italianità di quelle terre, diventate italiane dopo la Prima guerra mondiale, rifacendosi all’occupazione romana non richiama alla memoria le vittime delle foibe, ma il disegno mussoliniano del possesso dei territori che si affacciavano sul “mare nostrum” romano, cancellando l’identità di sloveni e croati che lì vivevano insieme agli italiani sotto l’impero asburgico. Rifarsi all’occupazione di intere regioni per insediarvisi e vantare la propria identità giustifica anche il disegno ideologico nazionalistico di Tito e non rende omaggio alle vittime italiane e slovene di quel disegno. Il richiamo insistente all’italianità (allora, perché no, alla venezianità?), ancora una volta, evoca l’esproprio dell’identità slovena e croata voluto dal fascismo e dall’occupazione militare durante il Secondo conflitto mondiale. Ricordiamo le vittime delle foibe e quanti furono costretti ad abbandonare le proprie case, ma caliamo quelle tragiche vicende nel corretto contesto storico senza utilizzarlo a favore del proprio nazionalismo. La tragedia delle foibe e dell’esilio di tanti abitanti di quelle terre di confine, in conseguenza della nascita della Jugoslavia di Tito, non può essere mescolata, senza ingenerare confusione, con quella degli IMI, ai quali il calendario civile riserva la Giornata della Memoria il 27 gennaio. Si sa quanto difetti la Memoria storica nel nostro Paese e non crediamo che questa iniziativa favorisca la chiarezza necessaria per collocare nel giusto contesto, che è quello di una decisa presa di posizione antifascista, il calvario degli Internati Militari Italiani”
https://www.repubblica.it/…/treno_ricordo_foibe_esuli…/ #giornodelricordo2024 #10febbraio
dal giornale online: Museo Resistenza Valsaviore
Leggi articolo originale