È stato eseguito per la prima volta a Brescia, da quando è stato introdotto nel novembre scorso, l’arresto con flagranza in differita previsto dalle nuove misure del codice rosso, provvedimento rafforzato nei giorni successivi al femminicidio di Giulia Cecchettin.
Un 35enne di Breno è infatti finito in carcere con l’accusa di aver perseguitato e minacciato l’ex fidanzata, di due anni più giovane. Finita la relazione, la ragazza è andata avanti con la sua vita, lui invece non ha fatto lo stesso, anzi: più volte l’ha minacciata di bruciarla con l’acido e di rovinarla, di farle fare la stessa fine di altre donne vittime di violenza.
Esasperata, la 33enne si è rivolta ai carabinieri di Breno che hanno arrestato l’uomo. Nelle prossime ore comparirà davanti al gip per l’udienza di convalida.
Tra le misure previste dal codice rosso rafforzato ci sono il potenziamento di strumenti come l’ammonimento, il braccialetto elettronico, la distanza minima di avvicinamento e la loro applicazione ai cosiddetti «reati spia», l’arresto in differita.
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dal giornale online: giornaledibrescia.it – Valcamonica
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