Sulle piste da sci, insieme alla neve, fioccano i rincari. La stangata si abbatte su tutto l’arco alpino, con aumenti del giornaliero che raggiungono il 16%, come emerge dal report di Altroconsumo. In dieci delle 29 località indagate, l’associazione dei consumatori ha rilevato prezzi dai 70 euro in su per lo skipass in alta stagione, con picchi fino a 76 euro per i comprensori di Cortina d’Ampezzo e Dolomiti Superski. Ma in realtà, se si considera l’internazionale Cervinia-Zermatt, si arriva addirittura a 83 euro.
Il prezzo del biglietto giornaliero subisce un aumento medio del 7,4%, mentre il settimanale (cinque giorni) addirittura del 9,3%. Un ulteriore salasso rispetto agli aumenti registrati con la riapertura dopo il Covid. E così una famiglia di tre persone pagherà in media 165 euro al giorno solo per usufruire degli impianti di risalita.
Ma poi c’è tutto il resto: per passare la settimana bianca dal 30 dicembre al 6 gennaio in due persone si deve preventivare una spesa media da poco più di 1.500 euro a oltre 4.500 euro. A Cortina si arriva a pagare 4.566 euro, mentre a Madonna di Campiglio 3.750 tra viaggio, soggiorno e skipass.
Nelle nostre valli
Nelle località bresciane gli aumenti appaiono contenuti: Adamello Ski, l’unico tra i nostri comprensori nel report, in alta stagione passa da 58 a 62 euro per il giornaliero (+6,9%). A Borno il giornaliero festivo passa da 34 dello scorso anno a 35 euro, ad Aprica-Corteno Golgi per le prime giornate di sci il prezzo del giornaliero sarà di 33 euro. Al Maniva infine il costo oscilla dai 30 ai 36 euro.
Dando uno sguardo d’insieme va detto che è curiosa la scelta di Monterosa ski, circuito che collega quattro valli tra Valle d’Aosta e Piemonte: qui il costo dello skipass giornaliero scende anche quest’anno (era già sceso nel 2022), passando dai precedenti 58 euro agli attuali 56 euro (-4,3%). Una scelta in controtendenza che alleggerisce l’impatto del difficile periodo economico che stanno vivendo le famiglie italiane.
Decalogo del risparmio
Risparmiare, in ogni caso, si può. E Altroconsumo propone un decalogo per ridurre i costi dell’attività sportiva invernale. Anzitutto, là dove è possibile, è meglio acquistare lo skipass solo per i giorni e le ore in cui si va a sciare. Esistono infatti formule a ore o mezza giornata. In alcune località, poi, se si acquista lo skipass online, si ha diritto allo sconto del 5-10%. In questo senso è utile verificare prima se sono presenti promozioni sul sito del comprensorio.
Inoltre, al di fuori dei periodi considerati di picco (Natale e Carnevale in primis) e in settimana si spende meno e ci si gode di più le piste perché sono meno affollate. A volte anche gli hotel offrono sconti per gli impianti di risalita o pacchetti all-inclusive che possono essere più convenienti. Pure viaggiando in gruppo o con uno sci club si possono ottenere sconti sugli skipass. Alcune app che servono per saltare la coda, come ad esempio My pass Sky, permettono allo sciatore di pagare gli impianti solo per il tempo effettivamente utilizzato: non funzionano per tutti gli impianti, ma può essere interessante verificare.
Acquistando i biglietti direttamente sui siti di alcune località sciistiche è possibile ottenere anche il 20-30% di sconto, a seconda delle giornate. In alcuni casi, come ad esempio Snowit, è necessario acquistare un tesserino che funzionerà anche da skipass. Tesserandosi alla federazione Fisi si può ottenere lo sconto fino al 50%. Infine nelle giornate di bassa stagione vengono spesso proposte offerte per bambini e ragazzi.
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dal giornale online: giornaledibrescia.it – Valcamonica
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