Riprende oggi il processo davanti alla Corte di Assise di Brescia per l’omicidio di Laura Ziliani con imputate le due figlie Paola e Silvia Zani e Mirto Milani, fidanzato della maggiore.
«Silvia Zani ha e aveva una piena capacità di intendere e volere nel momento in cui ha ucciso la madre. Per tutti e tre non abbiamo a che fare con patologie di tipo psicotico». Lo ha detto lo psichiatra Giacomo Filippini, perito nominato dalla Corte d’Assise che ha analizzato Paola e Silvia Zani e Mirto Milani accusati dell’omicidio di Laura Ziliani, ex vigilessa di Temù e madre delle due ragazze. I tre hanno sostenuto di aver ucciso la madre perché convinti che lei volesse ucciderli.
Per lo psichiatra Giacomo Filippini: «Sussiste la concreta possibilità che si sia trattato di una sorta di linea difensiva preordinata concordata dai tre e sostanzialmente mantenuta ferma fino ad oggi. Escludo serenamente che si potesse trattare di convinzioni deliranti».
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dal giornale online: giornaledibrescia.it – Valcamonica
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