Case, auto, diamanti, viaggi, ma anche orologi e quadri. Così il primario del reparto di oculistica dell’ospedale di Esine Giovanni Mazzoli avrebbe, secondo la ricostruzione della Procura, investito il denaro percepito in nero dai pazienti per far saltare loro le liste d’attesa per gli interventi agli occhi.

Il medico avrebbe anche portato all’estero parte dei guadagni illeciti, depositati su conti in Svizzera, Paese dove studia il figlio. «Fino a 50mila euro li butti sul conto corrente che fa da bancomat. È chiaro che butto su 10mila euro non 50mila per volta» racconta senza sapere di essere ascoltato. Tra le centinaia di intercettazioni telefoniche e ambientali agli atti dell’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Donato Greco, ce n’è una particolarmente emblematica.

È quella registrata il 6 dicembre 2022 nello studio privato del medico e l’indagato si lamenta con il suo interlocutore, titolare di una finanziaria, della difficoltà rispetto ad un tempo a spendere il nero. Racconta di aver dato «15 o 20mila euro ad un privato per l’acquisto di una casa in Sardegna».

Poi aggiunge: «Male che va intanto compro qualche quadro poi orologi. Poi un po’ di diamanti». E quando il suo interlocutore gli fa notare che «una volta che hai riempito due o tre cassette dopo cosa ne fai dei soldi?» Mazzoli risponde: «Un po’ lì, un po’ di là, un po’ di su, un po’ di giù, un po’ li spendo»

EMBED [Box News 5 Min Articolo]

dal giornale online: giornaledibrescia.it – Valcamonica
Leggi articolo originale