Doveva andare a riprendere il nipotino a scuola. Quando non lo hanno visto arrivare è scattato l’allarme, lanciato dal figlio preoccupato. E con il passare delle ore si è via via materializzata la terza tragedia sulle montagne bresciane in pochi giorni. La conferma è arrivata attorno alle 21 quando è stato recuperato il corpo senza vita di Riccardo Pelamatti, 70enne residente a Montecchio di Darfo, morto lungo i sentieri nella zona della Sacca di Esine, meta di trekking e camminate.

La caduta

Il 70enne era uscito di casa, che dista pochi chilometri, al mattino come faceva spesso. Non è chiaro se sia stato vittima di un malore o se abbia invece perso l’equilibrio per il terreno bagnato, finendo nel dirupo dove è stato trovato senza vita. Di sicuro c’è che il 70enne conosceva quei percorsi. È stato il figlio infatti ad indirizzare le ricerche verso quella zona della Vallecamonica dove spesso il genitore andava a camminare.

E così Riccardo Pelamatti aveva fatto anche ieri mattina, sapendo che alle 14 sarebbe dovuto andare dal nipotino. Dal quale però non è mai arrivato. L’uomo morto lungo i sentieri della Sacca di Esine è il fratello dell’ex assessore in Comune a Darfo Renato Pelamatti. Le operazioni di recupero del corpo sono state lunghe e complesse e si sono concluse solamente in serata con il trasferimento in elicottero della vittima all’ospedale di Esine.

Terza vittima

Riccardo Pelamatti è la terza vittima in quattro giorni sulle montagne della provincia bresciana. Dopo Evelina Tomasoni, la 54enne di Manerbio uccisa da un fulmine mentre era a fianco del compagno nei pressi di Punta Caravina, sul versante del monte Guglielmo tra Pisogne e Zone. E dopo Antonio Fratus, l’escursionista 60enne, residente a Palazzolo, scivolato sempre domenica, sul sentiero che collega Vello di Marone alla Corna Trentapassi, e ritrovato senza vita due giorni più tardi. 

dal giornale online: giornaledibrescia.it – Valcamonica
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