Una piazza fisica e digitale per aprirsi al mondo e costruire relazioni, una vetrina per parlare di futuro, un palcoscenico per esperti e professionisti, uno spazio espositivo dove mostrare le nuove tecnologie, in particolare intelligenza artificiale, big data e robotica.
Tutto questo è Limes square, seicento metri quadrati dedicati all’innovazione e allo sviluppo imprenditoriale del sia territorio camuno sia di quello bresciano. Spazi all’interno dei quali, a inizio maggio, si è svolta l’edizione 2023 della Valcamonica Digital week, organizzata da Assocamuna e dalla startup Limes. Rassegna che ha dato modo a un pubblico variegato -composto perlopiù da imprenditori, studenti, professionisti dell’innovazione e amministratori – di affrontare temi quali intelligenza artificiale, open data, agritech, smart cities, governance data driven, artistic revolution, big data e telemedicina.
Un appuntamento «per scoprire come il mondo sta cambiando». Il tutto partendo da una constatazione: solo il 10% degli imprenditori più attenti all’innovazione riuscirà a cavalcare l’onda dell’intelligenza artificiale e ad adottarla in azienda. Da qui l’urgenza di rilanciare i territori con la leva dell’innovazione e rafforzare la comunità degli imprenditori-innovatori che già abitano in Valcamonica e nel Bresciano. Avvicinando così persone, istituzioni pubbliche e aziende alle potenzialità dei nuovi paradigmi tecnologici e trovando un nuovo modo di vivere, governare e fare impresa.
Laboratori
Negli otto laboratori proposti è stato possibile testare l’utilizzo di ChatGpt (intelligenza artificiale applicata al testo) e Midjourney (applicata alla grafica), oltre alle funzionalità di video analisi, blockchain, virtual reality e smart contract. Edison, partner del progetto, ha dato ad esempio l’opportunità di conoscere i robot e la telepresenza, la sicurezza e il risparmio energetico attraverso una soluzione innovativa per smartphone e tablet che consente di monitorare la produzione e il consumo di energia e di gestire l’accensione degli elettrodomestici in base alla disponibilità di energia prodotta.
Grazie all’Università della montagna si è parlato di Agritech, affrontando i temi dell’innovazione e della digitalizzazione come mezzi per valorizzare i territori montani e sottolineando la centralità delle terre alte nella partita della competitività a livello nazionale, europeo e globale. Presentati alla Digital week anche i Farmbot, i robot applicati all’agricoltura, attraverso i quali l’agricoltura di precisione automatizzata diventa open source e arriva nell’orto di casa.
Il panel che ha riscosso maggiore successo è stato quello sulle applicazioni pratiche dell’intelligenza artificiale e i processi produttivi, anche perché è stato calato su approfondimenti pratici e nella realtà, così come l’applicazione dei big data e della sensoristica in campo medico, sportivo e agricolo.
Centro studi
«L’eredità della Digital week – afferma il direttore di Assocamuna e ceo di Limes farm Diego Zarneri -, è un progetto per la realizzazione di un osservatorio permanente sui big data e l’intelligenza artificiale in Valcamonica, per creare un centro studi che permetta di fotografare lo stato di salute della raccolta e gestione del dato in Valle, verificarne i punti di forza e debolezza, proporre formazione per imprese, enti pubblici e realtà in cui è importante gestire il dato in modo adeguato». E conclude: «L’obiettivo è mettere la Valcamonica nelle condizioni di competere con altri territori, programmando le scelte politiche e imprenditoriali».
dal giornale online: giornaledibrescia.it – Valcamonica
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