Si è ormai delineato lo scenario della sfida politica a Berzo Demo, con entrambe le compagini in campo che sono uscite allo scoperto. Dopo il debutto di Elena Bonomelli, giovane di 28 anni che si è presentata con una lista composta da tutti volti nuovi, nell’agone politico si è di nuovo affacciato Gianbattista Bernardi, l’ex sindaco che si è dimesso un anno fa, con la sua «vecchia lista» Orizzonte Comune.
La scelta
La voce di una ricandidatura di Bernardi circolava da qualche mese, così come i pettegolezzi. Per questo l’ex primo cittadino ha deciso di scrivere una lettera ai concittadini, per fare completa chiarezza. Anzitutto l’ex sindaco precisa di potersi candidare alla carica di sindaco nonostante il processo in corso: «La legge è chiara in merito – afferma -: molti altri sindaci si sono ritrovati e si trovano nella mia stessa situazione». Il riferimento è al fatto che Bernardi, insieme ad altre quattro persone, è stato rinviato a giudizio per la vicenda di alcuni appalti, sui quali la Procura di Brescia vuole fare chiarezza. In secondo luogo, l’ex amministratore, che si è dimesso un anno fa, dopo qualche settimana ai domiciliari, di fatto aprendo le porte al commissario prefettizio, fa sapere che, in caso di una sentenza sfavorevole, non decadrebbe dalla carica e il Comune non verrebbe di nuovo commissariato.
«Sono certo della correttezza dei miei comportamenti e quindi della mia innocenza – afferma -, come dimostrano i provvedimenti di proscioglimento e di assoluzione con i quali si sono chiusi finora i procedimenti a mio carico. E comunque non decadrei: il reato per il quale sono imputato e indagato non è tra quelli che comportano la decadenza, quindi in nessun caso si potrebbe verificare lo scioglimento del Consiglio».
Non si tratta di un’opinione, precisa Bernadi, ma di quanto verificato dagli avvocati che lo stanno seguendo. Per il momento non ha svelato la sua compagine, lo farà dopo il 15 aprile, giorno della presentazione delle liste. Probabilmente con lui ci sarà qualcuno degli amministratori del passato, ma non l’ex vice Bortolo Regazzoli, che ha fatto sapere di aver abbandonato il gruppo «Orizzonte Comune».
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