È sempre il primo ad aprire, molto spesso in anticipo rispetto alle altre località sciistiche, e l’ultimo a chiudere, anche a primavera inoltrata. Il grande assente di questo inizio stagione invernale in alta Valcamonica è il ghiacciaio Presena, purtroppo ancora chiuso, con impianti e piste in stand by. Si tratta di una stranezza mai capitata, dovuta ai cambiamenti climatici che si sono fatti sentire come non mai nell’ultimo anno.
In principio è stato un inverno avarissimo di neve, povero di precipitazioni al punto da non consentire gli accumuli che, nel corso dell’anno, garantiscono acqua anche alle pianure. A seguire si è registrata un’estate tra le più calde e siccitose di sempre, con il ghiacciaio esposto per settimane all’irraggiamento solare. E infine un autunno tiepido fino a novembre, con lo zero termico ben oltre i tremila metri e precipitazioni, di nuovo, pressoché assenti. Le conseguenze purtroppo sono tutte lì da vedere, per i pochi che riescono ad avventurarsi da quelle parti con gli impianti chiusi: il ghiacciaio si è ritirato moltissimo ed è calato di spessore in modo impressionante.
Ecco spiegato perché il Presena non è ancora attivo: con il ghiaccio assottigliato, alcuni tratti di piste si sono abbassati, e ora sono sotto il livello normale al punto che sciare è pressoché impossibile.
La criticità
I punti più critici sono due, in particolare nei pressi della Capanna Presena: dopo la prima discesa ripida segue un tratto più pianeggiante che va verso il rifugio, spezzone oggi in una sorta di depressione. Per riportare la pista alla giusta pendenza ed evitare agli sciatori di togliersi gli sci o di avventurarsi in una faticosa scaletta, in assenza del ghiaccio che si è sciolto, serve tanta neve. Purtroppo però le precipitazioni non sono mai state abbondanti; si attendono per i prossimi giorni, per accumulare e provare a sistemare. La speranza degli operatori è di riuscirci per l’Immacolata, ma non è scontato.
«Di solito in ghiacciaio inizia a nevicare a ottobre – spiega il direttore del consorzio Ponte-Tonale Michele Bertolini -, quest’anno invece c’è stato caldo fino a metà novembre. Nel 2021 avevamo aperto il 6 novembre, dopo un inverno molto nevoso e un’estate nella norma. Quest’anno il Presena non è ancora pronto, è molto giù, ci stiamo lavorando, ma il livello del ghiaccio è calato tanto». In programma ci sono anche dei progetti, per rimediare alla situazione, ma servirà del tempo. Nell’attesa ci si affida al cielo, perché lasci cadere abbondanti fiocchi, esattamente come ieri e, si spera, nei prossimi giorni.
dal giornale online: giornaledibrescia.it – Valcamonica
Leggi articolo originale