
«Parlare di amicizia da parte mia è fuori luogo. Ho sicuramente raccolto le sue confidenze. C’è stata un’evoluzione nelle sue dichiarazioni perché è stata un’escalation fino alla confessione completa. Sono stato io il primo a parlare in cella dell’argomento della morte di Laura Ziliani. Perché l’ho fatto? Inizialmente per curiosità».
Lo ha detto l’ex compagno di cella di Mirto Milani, sentito come testimone nel corso del processo davanti alla Corte d’Assise di Brescia a carico di Mirto Milani, Paola e Silvia Zani, il «trio criminale» accusato dell’omicidio di Laura Ziliani, l’ex vigile di Temù svanita nel nulla l’8 maggio 2021 e poi ritrovata cadavere due mesi dopo, sepolta vicino al fiume Oglio nel paese dell’Alta Vallecamonica.
«Mirto all’inizio mi ha raccontato che era totalmente estraneo ai fatti» ha aggiunto l’ex compagno di cella di mirto Milani. I due in aula non hanno mai incrociato lo sguardo perché Milani è sempre rimasto con la testa bassa.
dal giornale online: giornaledibrescia.it – Valcamonica
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