La notte di Halloween gli atti di vandalismo su muri, portoni, citofoni del centro di Bienno. Ora i ragazzini che hanno imbrattato uno dei borghi più belli d’Italia si sono armati di spugne e pittura per ripulire quanto possibile, sotto l’occhio del sindaco Ottavio Bettoni, della Polizia locale e di alcuni adulti.

Nel mezzo una ventina di giorni, in cui sono dapprima state svolte alcune verifiche, utilizzando telecamere e foto scattate quella sera, quindi sono stati contattati i giovanissimi e le loro famiglie e si è concordato come rimediare.

La scelta è ricaduta su un gesto semplice ed educativo: chi rompe o rovina rimedia. E così è stato: sabato una decina di ragazzi si sono messi all’opera per cancellare le scritte. L’operazione non è stata semplice. Ma l’Amministrazione biennese aveva in mano «prove» schiaccianti. Fortunatamente quasi tutte le famiglie si sono dimostrate collaborative.

«Quando ci siamo visti in Comune – racconta il primo cittadino – all’inizio ho chiesto ai ragazzi se avevano qualcosa da dirmi: quasi tutti hanno ammesso d’aver commesso una stupidata. Alcuni hanno però confessato d’essere stati solo spettatori. Ho cercato di far capire loro che non rispettare la cosa pubblica va a scapito di tutti, anche di loro stessi, che ne sono fruitori. La giustificazione che mi hanno dato è stata per il gruppo, dove si sentono più spavaldi. Pare abbiano capito, condiviso la cosa e accettato di porvi rimedio».

Dopo i danni e «l’espiazione», ora è il momento di andare oltre e lavorare sulla prevenzione, perché gesti di questo tipo non si ripetano. La scorsa settimana Bettoni ha incontrato gli alunni delle scuole, per chiedere collaborazione nel tutelare «il nostro e il loro paese».

Domani, invece, al teatro Simoni Fè sono previsti due incontri su «Scuola e territorio: educare insieme», dedicati ai genitori dei ragazzi delle medie: dalle 17 alle 18 per la prima e seconda e dalle 18 per le terze, «per riflettere e dialogare insieme sui comportamenti degli adolescenti». Oltre al sindaco, ci saranno la dirigente scolastica Loredana Rozza, la psicologa Gaia Sanzogni e il comandante dei vigili Andrea Comensoli. «Chiederemo a mamme e papà – conclude Bettoni – un aiuto affinché tutti insieme si vada nella stessa direzione, contando gli uni sugli altri».

dal giornale online: giornaledibrescia.it – Valcamonica
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