Sonico batte Roncadelle: in Valcamonica il record di superfici commerciali

Dici Sonico e pensi subito alle sue montagne, ai rifugi, alla Val Malga e al suo patrimonio forestale. Il paesino dell’alta Vallecamonica, non v’è dubbio, eccelle per la natura, per i paesaggi e per l’offerta ambientale. Ma anche per un altro fattore, forse un po’ meno green e sostenibile come il resto: la densità commerciale. Sì, perché Sonico, in tutta la vasta provincia bresciana, è il comune che, rispetto al numero di abitanti, possiede più superficie commerciale: ben 11.367 metri quadrati per mille abitanti. Più di Roncadelle, che si ferma a 11.213, ma che ha quasi 10mila abitanti contro i circa 1.200 del paese camuno.

D’altronde basta percorrere la statale 42 in direzione dell’alta Valle, attraversando da nord a sud il territorio sonicese, per rendersene conto. Sul fondovalle, proprio alle porte di Edolo, schiacciata tra le rotonde, c’è un’area commerciale molto grande, che si è espansa a macchia d’olio nell’ultimo decennio, vedendo crescere sia supermercati sia negozi sia medie strutture di vendita. C’è proprio l’imbarazzo della scelta, sulla destra e sulla sinistra della statale. Ma non c’è da stupirsi: tutti quei negozi non sono certo a servizio dei soli abitanti del paese, peraltro distribuiti quasi totalmente non lungo la statale, ma nei centri abitati di Sonico e Rino. L’area commerciale sonicese è a beneficio di tutta l’alta Valcamonica, delle centinaia di migliaia di turisti che si portano verso Ponte di Legno, il Trentino e l’Aprica. Ma è anche l’area di riferimento di Edolo, che di abitanti ne ha quasi 5mila, e dei paesi più a sud, come Malonno e la Valsaviore (per trovare un’altra area con supermercati si deve arrivare fino a Breno, a 27 chilometri di distanza).

EMBED [Il supermercato Iperal di Sonico]

Una situazione che non è stata per tutti indolore: se la presenza di una quantità così alta di strutture commerciali non ha impattato più di tanto sul tessuto sociale ed economico di Sonico, che comunque non aveva in paese grossi negozi, ben peggio è stato per Edolo. Che si è vista scivolare verso sud molti affari e clienti. Pesanti anche le ricadute in termini di traffico e sicurezza, visto che il tratto di statale interessato ha visto intensificarsi e diversificarsi i passaggi, con ingresso e uscita direttamente sulla statale dai parcheggi dei negozi. E inevitabile aumento del numero di incidenti.

Le cose, nel giro di qualche anno, non sono destinate a cambiare, visto che il nuovo imbocco della statale 42, il famoso bypass di Edolo, sarà collocato dopo l’area commerciale sonicese, lasciando l’intero traffico a scorrervi sempre davanti.

Roncadelle

EMBED [L’interno di Città Mercato nel 2002]

Ovviamente la superficie commerciale totale di Roncadelle non è neppure paragonabile a quella di Sonico. Ma nell’ambito dell’analisi statistica il risultato del piccolo paese camuno è certamente impressionante. A livello storico, il primo centro commerciale bresciano è datato 1972: a Concesio apre la Città Mercato. Un anno dopo si parte anche a Roncadelle, dove lungo l’Orceana la Città Mercato arriva nel 1975.

In entrambi i casi il successo del modello è da subito clamoroso, per Roncadelle è l’inizio di un cammino che ha appunto portato il comune dell’hinterland a svettare nelle classifiche nazionali (e oltre) per quanto riguarda la superficie commerciale all’interno dei propri confini. Perché nel 1996 la Città Mercato deve contrastare la concorrenza, allora si trasloca e nascono Le Rondinelle, nel frattempo in paese è arrivata anche l’Ikea che nel 2005 si sposta (per crescere) e nel 2016 il gigante svedese dà vita al mega centro commerciale Elnòs Shopping.

EMBED [L’Ikea di Roncadelle nel 2002]

I numeri

Se allarghiamo lo sguardo a tutta la provincia, contiamo quasi due metri quadri di superficie commerciale per ogni bresciano. Ovvero 1.925 mq per ogni mille abitanti è la densità commerciale fissata al 30 giugno 2021, data in cui annualmente Regione Lombardia definisce la rilevazione, effettuata con i Comuni, dei punti di vendita del commercio al dettaglio in sede fissa.

La densità commerciale esprime quindi l’offerta complessiva di superficie commerciale a disposizione dei cittadini di un dato territorio. Tra gli oltre 15 mila esercizi commerciali attivi in Provincia, ad essere maggiormente diffusi sono gli esercizi di vicinato, 13.677, presenti, con almeno un negozio, in 213 dei 215 comuni bresciani. Si tratta di esercizi con superficie di vendita non superiore a 150 mq nei comuni con meno di 10mila abitanti e a 250 mq nei comuni con popolazione superiore a 10mila abitanti.

EMBED [Mappa]

Quasi 1.300 sono gli esercizi con superfici maggiori, diffuse in 158 comuni bresciani. Parliamo delle le medie strutture di vendita – esercizi con superficie superiore a 150 e fino a 1.500 mq nei comuni con meno di 10mila abitanti, superiore a 250 e fino a 2.500 mq nei comuni con popolazione superiore a 10mila abitanti. Decisamente più concentrata la presenza delle 77 grandi strutture di vendita, delle quali 16 in città, ma presenti, con almeno una unità, in 39 dei 205 comuni bresciani. In questo caso parliamo di esercizi con superficie superiore a 1.500 mq nei comuni con meno di 10mila abitanti e a 2.500 mq nei comuni con popolazione superiore.

Più equilibrata tra le diverse tipologie di esercizi commerciali, la ripartizione delle superfici commerciali, proprio nel 2021, vede per la prima volta le medie strutture commerciali, con 893.730 mq, superare i negozi di vicinato (876.271 mq) mentre resta invariata, rispetto al 2020, la superficie commerciale della grande distribuzione: 631.668 mq per le 77 strutture presenti in provincia.

dal giornale online: giornaledibrescia.it – Valcamonica
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