È come se il paese di Berzo Inferiore fosse raddoppiato in soli sei mesi: doppi uffici pubblici, doppi lampioni dell’illuminazione, doppie strade, doppi consumi e, di conseguenza, purtroppo, doppie bollette.
L’unica cosa di reale, però, nell’estate del 2022 nel paese della bassa Vallecamonica sono le bollette schizzate all’insù: tutto il resto è solo un’iperbole. Per questo il sindaco Ruggero Bontempi ha preso il «sacco in cima» e, a estremi problemi, ha posto estreme soluzioni, decidendo di spegnere l’illuminazione pubblica nelle ore notturne. Un tentativo per far rientrare le spese per l’energia, diventate insostenibili per un comune di 2.500 abitanti. Basti pensare che nei primi sei mesi di quest’anno l’Amministrazione comunale ha sborsato ben 50mila euro in più di costo delle bollette dell’energia elettrica.
«Non possiamo permetterci di arrivare a fine anno con magari 100mila di extra costo se non di più – dichiara il primo cittadino -, anche perché non abbiamo la copertura di bilancio necessaria. Per questo ho preso una decisione non solo sofferta, ma alquanto inusuale: non avrei mai pensato, fino a qualche tempo fa, di dover intraprendere una misura così». Nello specifico, l’ordinanza emanata dal sindaco prevede lo spegnimento anticipato della pubblica illuminazione all’una meno un quarto della notte su tutto il territorio comunale dal 25 luglio e fino al 31 dicembre 2022 (prima era alle sei meno un quarto). Cinque ore che, sperano in municipio a Berzo Inferiore, dovrebbero fa rientrare almeno in parte i consumi.
Certo, è strano passare in mezzo al paese avvolto nel buio, ma altra via non è stata, almeno per ora, individuata. «Tagliare il servizio nelle ore di minore utilizzo è una decisione che ho dovuto assumere non a cuor leggero – aggiunge Bontempi -, ma per ridurre i costi non c’erano altre strade, anche perché non si poteva certo pensare di tagliare il riscaldamento a scuola in inverno. Al momento i miei concittadini l’hanno presa bene, non ho ancora ricevuto lamentele, almeno fino ad ora. A determinare rincari così significativi del costo delle materie prime è la delicata situazione economica internazionale, che ricade anche sulle tariffe dell’energia elettrica. È una soluzione in via sperimentale, stiamo a vedere come andrà».
I benefici non saranno però solo sulle casse comunali, ma si contribuirà anche a diminuire l’inquinamento luminoso e sensibilizzare i cittadini sull’uso consapevole delle risorse. Il provvedimento potrà essere modificato in particolari situazioni di pubblica sicurezza o di problemi alla viabilità.
dal giornale online: giornaledibrescia.it – Valcamonica
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