Nessuna manifestazione, evento o serata in piazza o per le strade il giorno di Capodanno in alta Valcamonica. Tra Ponte di Legno e le località turistiche limitrofe la decisione è unanime: se il nuovo decreto del Governo ha cancellato ufficialmente le feste in piazza, tutto il resto delle attività d’intrattenimento è stato annullato per evitare che arrivi troppa gente (e, anche, per coscienza e sicurezza).

In alta Valle si annuncia il pienone di turisti, tra alberghi, seconde case, residenze e presenze per cenoni nei ristoranti e feste in abitazioni private. I classici appuntamenti di San Silvestro – tra cui le famose fiaccolate dei maestri di sci – avrebbero fatto da richiamo per ulteriori arrivi e probabili assembramenti, che tutti, oggi, vorrebbero evitare. E così il calendario degli eventi dell’alta Valcamonica si è un po’ impoverito: addio, il 31 dicembre, all’animazione con musica in piazza XXVII settembre a Ponte di Legno e in piazza Pellegrinaggio a Temù, alla fiaccolata dal Corno d’Aola delle 19 con i maestri di sci e ai fuochi d’artificio finali.

In realtà, gli organizzatori hanno deciso di eliminare anche tutte le altre fiaccolate programmate da qui al 5 gennaio, sia quella di stasera sulla pista di Temù, sia quella del 30 dall’Alpe alta del Tonale, sia l’ultima del 5 gennaio sulla Paradiso. E la stessa fine ha fatto, purtroppo, anche l’Ice music festival, con le decine di concerti calendarizzati nell’igloo di passo Paradiso. Idem per i tre concerti in piazza a Ponte del 30 dicembre e 2 e 8 gennaio. Troppo alto il pericolo di assembramenti e di diffusione del contagio.

Timori che vengono confermati dai numeri degli arrivi. Gran parte degli alberghi si preparano al sold out soprattutto nella settimana tra il 30 dicembre e il 9 gennaio e le previsioni annunciano che anche gran parte delle seconde case verranno aperte. «Sicuramente va meglio dell’anno scorso, quando eravamo chiusi – spiega Marco Bulferetti di Mirella group -. Riscontriamo molta voglia di fare vacanza e le richieste non mancano, anche se i clienti stanno aspettando l’ultimo minuto per confermare e capire quali saranno le regole. Ci sono molte richieste dai territori lombardi e limitrofi, un mercato interno che Ponte ha ritrovato da qualche anno anche grazie al fatto che la località è molto appetibile, offre servizi e iniziative. C’è più apprensione da metà gennaio in poi, perché mancano le prenotazioni degli stranieri, in particolare degli inglesi, che sono degli ottimi sciatori».

dal giornale online: giornaledibrescia.it – Valcamonica
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