Dici Glac-Up e conservi un ghiacciaio. Quattro giovani bocconiani hanno fondato la start up Glac-Up, per consentire a persone e aziende di adottare un ghiacciaio scongiurandone lo scioglimento grazie a una raccolta collettiva di fondi. A partire dal Presena.

Come funziona? Dopo l’acquisto online di uno skipass si potrà procedere ad una donazione. E ogni mille euro raccolti verrà garantita la messa in posa di duecento metri quadrati di teli geotessili. Materiali che permettono, dal 2008, di preservare uno spessore complessivo del ghiacciaio di tre metri e mezzo ogni anno. Se Glac-Up avrà successo, il prossimo aprile verranno acquistati metri quadrati di teli, in modo da coprire una superficie più estesa del ghiacciaio al confine tra Vallecamonica e Trentino.

La srl è stata fondata ad agosto da Giovanni Cartapani, Pietro Cimenti, Gabriele Doppiu e Sara Signorelli, studenti del corso di laurea magistrale in «Economics and management for innovation and technology». Un loro docente, il prof. Gianmario Verona, che è anche rettore dell’ateneo, ha assegnato loro il compito di ipotizzare la creazione di una startup della sostenibilità. «Due di noi – raccontano – sono originari della provincia di Brescia e hanno vissuto la località dell’alta Valcamonica fin da piccoli, vedendo coi propri occhi il ritiro dei ghiacci. Per questo abbiamo deciso di partire dal Presena. La nostra idea è piaciuta al docente e, convinti della potenziale applicabilità, spinti anche dall’assistente del rettore, che é albergatore al Tonale, abbiamo cominciato a lavorare per trasformare Glac-Up da un progetto sulla carta in una viva e tangibile realtà imprenditoriale».

Il resto lo ha fatto un accordo con il consorzio Pontedilegno-Tonale, che collabora come partner.

dal giornale online: giornaledibrescia.it – Valcamonica
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