Da un lato si organizza la migliore assistenza sanitaria possibile, dall’altro si prepara la raccolta di beni e di fondi a favore dei profughi afghani arrivati sabato scorso a Edolo. Nel primo giorno della settimana, intorno alla base logistica del paese è stato tutto un fermento: dopo un incontro tra il sindaco Luca Masneri, il comandante Leonardo Mucciacciaro e la Croce Rossa, sono state definite le linee guida della solidarietà per le 104 persone fuggite dall’Afghanistan in guerra.

Due i filoni principali individuati: una colletta di generi di prima necessità e di uso quotidiano e una di risorse economiche. La prima riguarderà solo indumenti nuovi, sia da uomo sia da donna e bambino (non saranno ritirati vestiti usati, in osservanza delle normative anti-Covid), e giocattoli nuovi oppure usati, se integri e in buono stato. Le operazioni saranno coordinate dal Comune di Edolo, al quale si dovrà sempre fare riferimento prima di attivare iniziative singole, e nel quale è stata attivata una postazione per la logistica. L’ufficio di riferimento è quello dei Servizi sociali, che risponde al numero di telefono 0364.773035 (dipendente Marilde Sonetti, assessore Carla Fioletti).

EMBED [Leggi anche]La raccolta fondi, invece, è stata attivata in collaborazione con il Rotary club Lovere Iseo Breno, presieduto da Gigi Riva, che ieri ha aperto un conto dedicato all’emergenza (Iban IT92E05387541600 00003434518, causale «Contributo per profughi afgani – Edolo»). Già nella giornata di ieri, ascoltando le prime esigenze emerse dalle persone ospiti, sono state messe in campo le prime azioni. I profughi hanno subito manifestato la necessità di provare a contattare le loro famiglie rimaste in Afghanistan: per questo sono stati recapitati dei carica-batterie e, nella giornata di oggi, verrà potenziata la rete wi-fi della base logistica.

Si sta pensando anche all’acquisto delle valigie (i 104 profughi sono arrivati a Edolo, in tutto, con una quindicina di zaini o poco più depositati nei porta bagagli di tre pullman). «Il conto corrente è stato attivato per l’acquisto dei beni primari e per soddisfare le esigenze più impellenti – spiega il primo cittadino -, anche perché è inutile inviare doppioni e cose inutili. Invito tutti, prima di intraprendere iniziative singole, a coordinarsi con il Comune di Edolo, che tiene monitorata la situazione e si interfaccia quotidianamente con il comandante della base e con la Croce rossa. Ora siamo nella fase uno, quella dedicata all benessere psico-fisico dei profughi, poi – conclude in sindaco – passeremo alla due, per prepararne l’integrazione, organizzando corsi di italiano, animazione e molto altro».

Nella giornata di ieri Ats della Montagna ha comunicato che nessuno dei 104 tamponi effettuati domenica è risultato positivo. Oggi e domani, poi, invierà a Edolo dei pediatri per visitare i 35 bambini presenti ed effettuare tutti i controlli necessari. La stessa cosà avverrà per le due donne incinte del gruppo, che saranno visitate da una ginecologa.

dal giornale online: giornaledibrescia.it – Valcamonica
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