È stata la domenica più lunga e difficile degli ultimi tre mesi per la famiglia di Laura Ziliani. Anche e soprattutto per l’anziana madre dell’ex vigilessa. Al dolore incommensurabile che non è mai venuto meno dall’8 maggio scorso, si è unita l’ansia di sapere se quel corpo trovato è effettivamente di Laura.
La speranza di ritrovare viva la donna era già svanita da tempo tra i parenti più stretti. Anche se per la signora Marisa, la mamma di Laura Ziliani e nonna delle nipoti indagate a piede libero per omicidio volontario e occultamento di cadavere, negli ultimi novanta giorni il pensiero è sempre andato alla figlia scomparsa nel nulla. «Un dramma che si aggiunge ad un altro vissuto anni fa» racconta chi conosce la donna di 82 anni. EMBED [Leggi anche]Il riferimento è alla morte di un altro figlio, ucciso da una malattia nel 2011. Molto tempo prima invece un altro figlio – erano quattro, tre maschi ed una femmina – era rimasto vittima di un incidente e aveva perso una gamba. Nel 2012 poi la sfortuna si era nuovamente abbattuta sulla famiglia, con la morte del marito di Laura Ziliani, travolto da una slavina in montagna. Adesso sono ore di nuova angoscia, nuove domande, nuovi pensieri.
Le tre figlie di Laura Ziliani vivono in case diverse. La maggiore e la minore, indagate, in un appartamento nella zona nord della città. «No comment, arrivederci…» si limita a dire dal citofono la più grande delle sorelle, cercata nel cuore del pomeriggio di ieri. Non ha mai parlato pubblicamente di quanto accaduto. La mezzana, 24 anni, è rimasta a vivere da sola nella casa nel quartiere Pendolina dove fino al 7 maggio abitava anche la mamma. Laura Ziliani infatti trascorreva la settimana in città e il week end a Temù. La 24enne – unica delle tre sorelle a non essere finita sotto indagine – ieri è rimasta con la nonna, protetta dal bombardamento di notizie e voci che per tutto il giorno sono arrivate dalla Vallecamonica.
dal giornale online: giornaledibrescia.it – Valcamonica
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