Una notizia che, sebbene nell’aria, ha mandato in fibrillazione l’alta Valcamonica. È arrivata dall’altra parte del mondo, dove oggi sono accesi i fari dell’universo sportivo internazionale: i membri del Cio (Comitato olimpico), riuniti a Tokyo, hanno dato ieri l’ok, con voto unanime, all’ingresso dello scialpinismo nei Giochi olimpici invernali dalla prossima edizione di Milano-Cortina 2026.

Una conferma attesa con trepidazione, tra Ponte di Legno e il Tonale, dove c’è tutta l’intenzione di ospitare le cinque competizioni dimostrative: due gare sprint (maschile e femminile), due individuali e la staffetta mista, con massimo 48 atleti (24 per genere) per rimanere sotto il tetto dei 2.900 partecipanti. Lo scialpinismo è la sedicesima disciplina su neve e ghiaccio nel programma a Cinque cerchi (l’ultima inserita risale a 23 anni fa, lo snowboard).

EMBED [A cinque cerchi]Il Comune di Ponte, l’Unione alta Valle e il consorzio Ponte-Tonale, insieme all’apposito comitato, tornano a sperare di ospitare il circo bianco olimpico, dopo che, alla fine dello scorso anno, hanno presentato il dossier di candidatura ufficiale. Le quotazioni del territorio camuno sono salite negli ultimi mesi, non solo per la perfetta organizzazione della Coppa del mondo di scialpinismo nel dicembre 2020 e dell’Adamello Ski Raid ad aprile, ma anche per il fatto che, dalla stampa trentina, tre mesi fa era emersa la notizia del tramonto dell’idea di disputare le gare olimpiche di scialpinismo in Trentino, a Madonna di Campiglio. In pista, insieme alla località camuna, resterebbe ora solo Bormio, con la quale Ponte-Tonale sente di poter competere ad armi superiori.

Da «combattere» c’è poi lo scetticismo del Cio, che preferirebbe non inserire un’ulteriore sede olimpica alle tante già designate. Nel frattempo, sotto traccia e senza voler sollevare polveroni, in alta Valcamonica si continua a lavorare. «La notizia dell’inserimento dello scialpinismo è molto bella – commenta il sindaco dalignese Ivan Faustinelli, presidente del comitato -, anche se lo si era intuito da tempo e mancava solo l’ufficialità. Noi siamo sempre in pista, ci stiamo lavorando con la Fisi e la Regione, ci speriamo molto. Al momento però non pensiamo di convocare il comitato o di organizzare qualche iniziativa pubblica, vediamo come si muovono le cose».

 

dal giornale online: giornaledibrescia.it – Valcamonica
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