La neve, ieri, ha lasciato un attimo di tregua, smettendo di cadere incessantemente come accaduto negli ultimi cinque giorni e riprendendo solo in serata. Ma i disagi non sono terminati: il pericolo valanghe, benché in diminuzione, resta ancora presente e l’invito è sempre a non avventurarsi in montagna. Ma il vero problema, in alta Valcamonica, ora sono gli alberi abbattuti o instabili perché appesantiti da cumuli di manto bianco.

Diverse strade sono interrotte proprio per la presenza di piante o rami finiti sulla carreggiata e difficilmente spostabili per la grande quantità di neve presente. A preoccupare maggiormente sono le linee elettriche: il danno più grave si registra in Val d’Avio, dove da un paio di giorni sono interrotti i cavi che portano alle centrali dell’Adamello (come quella del Venerocolo). Enel ha tamponato i disagi mettendo in funzione grossi generatori, ma la situazione è complicata e andrà risolta al più presto, perché si tratta dell’alimentazione di tutte le dighe dell’area.

Problemi all’elettricità da qualche giorno anche a Ponte di Legno, dove in alcune vie è saltata la corrente più volte nei giorni scorsi, mentre martedì è stata assente dalle 8 alle 19, lasciano al freddo e al buio diverse abitazioni nella zona di via Battisti e Trieste. Martedì sera i tecnici Enel hanno attivato i generatori, che hanno consentito di riattivare i servizi nelle case, e tutt’ora stanno lavorando per risolvere i guasti. Il problema è dovuto alla caduta di alberi sui cavi per la neve (problema che si era verificato anche due anni fa per la Vaia, per questo è in corso l’interramento). Non è finita qui: la corrente è assente pure nella zona del Corno d’Aola, dove sono installate le antenne e i ripetitori radio. Di conseguenza da qualche giorno non prendono i telefoni, sia fissi sia mobili, e non funzionano tv e radio, comprese le principali compagnie che forniscono la linea Internet a numerose utenze.

Resta chiusa anche la strada del Tonale, in entrambi i versanti, per il pericolo valanghe: nella giornata di oggi il nivologo effettuerà un sopralluogo, per cercare di capire se, da domani o sabato, si potrà riaprire al transito. Così come sono interrotte la provinciale 345, la strada per Montecampione 1800 e la Valpalot-San Zeno. Ieri Anas ha voluto rispondere al sindaco di Corteno Ilario Sabbadini, che li aveva accusati d’essere assenti martedì per le criticità lungo la statale 39. «I mezzi di sgombero neve sono stati operativi sin dalle prime ore, la piccola pianta che invadeva la carreggiata è stata rimossa dall’operatore incaricato dello sgombero e le alberature che si sono piegate a causa dell’intensa nevicata, pur provocando qualche disagio,  non hanno comportato la chiusura al traffico grazie all’intervento tempestivo degli operatori».

 

 

dal giornale online: giornaledibrescia.it – Valcamonica
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