Hanno sfidato i divieti e si sono trovati impantanati nella neve, impossibilitati a salire o a scendere lungo la strada che da Artogne va a Montecampione. Hanno deliberatamente ignorato le disposizioni del Dpcm, che limita la possibilità di raggiungere le seconde case solo in situazioni di emergenza, e pure della transenna messa in mezzo alla carreggiata, che indicava chiaramente il blocco temporaneo della viabilità, per via della troppa neve, proprio sul tratto di strada iniziale del percorso che da quota 1200 giunge sino a quota 1800.
Così, ieri, per alcuni villeggianti particolarmente incauti – famiglie provenienti dalla nostra provincia, ma anche dal Milanese -, è stato necessario l’intervento dello spalaneve per sgomberare la strada e consentire il ritorno a casa in sicurezza. Furibonda e amareggiata la sindaca di Artogne, Barbara Bonicelli, che ha ricordato come «i soccorsi dovrebbero essere privilegiati per le emergenze sanitarie e non per gli sprovveduti in cerca di gloria». «Rischiare è da incoscienti», ha sottolineato.
A parte l’episodio di Montecampione, è tutta la Valcamonica ad affrontare in queste ore i disagi legati alle nevicate di questi giorni, che hanno causato smottamenti e slavine, e alla pioggia alle quote più basse, che ha mandato in tilt la viabilità, soprattutto quella montana. Molte le strade che permangono chiuse e molte quelle dove è sconsigliato transitare ancora oggi.
Al Passo del Tonale ieri si sono sfiorati i due metri di neve: il versante trentino è stato chiuso sino al tardo pomeriggio per il pericolo di caduta di valanghe, mentre su quello bresciano, impraticabile, le autorità hanno invitato gli automobilisti a non passare sin da sabato. Solo a pomeriggio inoltrato, grazie all’intervento di una task force di spazzaneve e mezzi per lo sgombero e lo spargimento di sale si è riusciti a liberare il passo, riaprendolo al transito (resta però fortemente sconsigliato avventurarsi nella zona).
A restare chiusa ancora oggi è la provinciale 345 delle Tre Valli nella zona di Campolaro, tra Breno e Bienno: la slavina caduta sabato pomeriggio è stata ripulita, ma l’area resta fortemente instabile in più punti e il timore è che altre masse nevose possano precipitare sulla carreggiata nelle prossime ore. Per questo la Provincia ha interdetto il traffico dalla località Nodano e nei prossimi giorni effettuerà altri sopralluoghi.
Disagi anche in Val Palot di Pisogne, dove è pericoloso percorrere la strada che conduce al colle di San Zeno, dove si sono schiantati alcuni alberi. Il Comune di Ponte di Legn, infine, ha poi chiuso la strada che da Pezzo porta a Case di Viso e la strada Tonalina fino al 30 aprile, sempre per il rischio valanghe.
Il livello di guardia è destinato comunque ad alzarsi nei prossimi giorni, per via del maltempo e dei forti accumuli di neve sui pendii: per questo tutti gli esperti raccomandano la massima attenzione per il pericolo di nuovi distacchi in quota.
dal giornale online: giornaledibrescia.it – Valcamonica
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