La Vallecamonica perde un’altra delle sue figure più significative. Nella serata di venerdì è morto all’ospedale di Esine, dove era ricoverato da pochi giorni, Pietro Avanzini, molto noto per il suo impegno politico-amministrativo profuso a partire dagli anni della Ricostruzione e continuato, sotto diversa forma, fino ai giorni nostri.
Avanzini, che aveva compiuto 91 anni proprio all’inizio di ottobre, è stato il primo presidente della Comunità Montana di Vallecamonica tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta. Fu in quel periodo che in qualità di presidente dell’Ussl diede il via al progetto per la costruzione del nuovo ospedale di Esine entrato in funzione agli inizi degli anni Novanta. Per un lungo periodo fu protagonista dello scenario politico-amministrativo locale, con una presenza attiva anche nel contesto bresciano della Democrazia Cristiana. Le sue ultime energie le ha dedicate alla sezione camuna dell’Anpi, di cui è stato presidente per quasi dieci anni e di cui ricopriva ancora la carica di presidente onorario.
Attivo e dinamico, generoso e pronto a far proprie anche le cause più impegnative, intellettualmente aperto e curioso, ha certamente segnato le cronache politico-amministrative degli ultimi cinquant’anni in Valle. Non va nemmeno dimenticato il suo impegno in ambito ecclesiale, con particolare attenzione all’Eremo dei santi Pietro e Paolo di Bienno nella sua qualità di membro del Comitato di gestione. In ambito professionale, per lunghi anni è stato direttore della filiale di Darfo della Banca San Paolo. Lascia la moglie e tre figli. I funerali sono previsti per domani, 1 novembre, alle 13.30, nel cimitero di Bienno.
dal giornale online: giornaledibrescia.it – Valcamonica
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