Malonno prova a ricominciare da due candidati alla carica di sindaco. Dopo la burrasca giudiziaria e amministrativa, che alla fine dello scorso anno ha portato in carcere l’ex sindaco Stefano Gelmi per presunti illeciti nell’assegnazione di alcuni appalti, il Comune dell’alta Valcamonica è retto da un commissario prefettizio (per la seconda volta nel giro di pochi anni).

Gli ultimi mesi non sono stati facili, contrassegnati da veleni, tensioni e pesanti lettere anonime. Eppure il paese ha saputo esprimere due candidati giovani, che proveranno a rimettere in piedi la fiducia nell’Amministrazione. In campo sono scesi Katia Bona, 45enne insegnante con alle spalle già una discreta esperienza amministrativa in passato, come vicesindaco e assessore.

E Giovanni Ghirardi, 34enne geologo, conosciuto per l’impegno nell’associazionismo, in particolare nell’Unione sportiva. «Sono cresciuta a pane e politica – dice Bona – e mi interesso da tempo di vita amministrativa. Voglio riportare Malonno ad avere fiducia e credibilità. Le mie attenzioni saranno soprattutto nel settore sociale e nella cultura».

Per Ghirardi l’obiettivo principale della lista è «riportare ottimismo, positività e credibilità al paese, che vive in un’atmosfera surreale. Abbiamo riunito le forze e vogliamo valorizzare le peculiarità di Malonno, legate al territorio e alle tradizioni». La passata Amministrazione, invece, è sparita quasi totalmente.

 

dal giornale online: giornaledibrescia.it – Valcamonica
Leggi articolo originale

Rispondi