Tra una settimana, esattamente il 2 marzo, i sindaci dei 24 Comuni dell’alta Valle Seriana e di Scalve si riuniranno per fare il punto sulla situazione dell’ospedale Antonio Locatelli di Piario, per le note vicende relative all’ annunciata chiusura del Punto nascite. E’ stata Flora Fiorina, sindaco di Gandellino a riferirlo durante l’ ultimo consiglio comunale, che per l’ accasione ha approvato all’ unanimità una mozione relativa all’argomento, in discussione e approvazione da parte di tutti i Consigli comunali delle due valli e che sarà poi inviata a Regione e ministero. «Questa mozione – ha chiarito il sindaco – ribadisce in modo deciso le motivazioni che stanno alla base della salvaguardia e del mantenimento del Punto nascite e di tutto l’ospedale. Tra queste l’eccellenza delle prestazioni, considerate di alta qualità, e la dislocazione dell’ospedale, considerato “di frontiera”, a salvaguardia della salute e della difficile vita di chi vive nei paesi di montagna, che deve affrontare mille difficoltà per accedere a tutti i servizi». Nella mozione viene anche dato incarico al sindaco di Clusone di farsi portavoce, per tutti i sindaci, dei problemi ospedalieri del Locatelli e viene auspicata la costituzione di un gruppo di lavoro che ponga al centro dell’agenda politica locale, regionale e nazionale la Montagna e le esigenze dei suoi abitanti. Sempre con voto unanime, maggioranza e minoranza hanno poi approvato altri punti all’ordine del giorno: la convenzione con il Sistema bibliotecario Valle Seriana che durerà 5 anni e prevede la compartecipazione del Comune con una somma annua pari a 0,45 euro per abitante, così come la convenzione per l’adesione al Progetto Faber sui risparmi energetici. Rimandato infine il punto relativo alla delega alla Provincia per la stazione appaltante.

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