A scuola dal lunedì al sabato con orario più lungo e soft oppure dal lunedì al venerdì con maggiore concentrazioni pomeridiana delle ore? Dopo la proposta della Provincia di Brescia dei mesi scorsi, anche un gruppo di genitori di alunni dell’istituto comprensivo di Edolo, che riunisce scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, ha fatto richiesta di un referendum, che sarà solo consultivo, per ridurre da 6 a 5 i giorni di scuola. Ben sapendo che la questione ha ragioni valide per essere sostenuta nell’una e nell’altra ipotesi, il 14 dicembre il consiglio d’Istituto ha deciso di indire un referendum tra i genitori, il cui risultato verrà scrutinato a partire dalle 13.00 di lunedì 20 febbraio. Toccherà comunque al Consiglio di Istituto l’ultima parola che potrebbe anche ribaltare il verdetto delle urne, mentre L’Amministrazione comunale ha deciso di farsi carico di quanto verrà deciso, con gli oneri economici che ne potrebbero derivare dovuti al cambio orario dei trasporti, alle mense scolastiche, al riscaldamento ed alle pulizie dei locali. Il quorum stabilito dalla delibera di indizione del referendum è del 70% degli aventi diritto al voto che devono esprimere la volontà del cambiamento di orario. Come detto, la parola finale toccherà ancora al Consiglio di Istituto. La decisione, nell’uno e nell’altro caso, riguarda 220 bambini delle scuole elementari e 110 ragazzi delle medie ed un totale di circa 400 genitori coinvolti nella non facile indicazioni da fornire alla scuola: infatti, mentre l’attuale orario va dalle 8.00 alle 13.00, quello nuovo dovrebbe essere dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 13.00, con due pomeriggi dalle 14.00 alle 16.30. Il sabato: tutti a casa. Ma da lunedì ci sarà il primo responso.
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