Subito dopo la devastazione della seconda guerra mondiale numerosi boschi delle montagna camuna sono stati ripiantumati, come nel caso dell’ampia pecceta di Passabocche di Pisogne. La cura della piantagione e l’aver piantato tutti gli abeti contemporaneamente ha fatto sì che l’abetaia crescesse in modo uniforme e senza soluzione di continuità. Oggi i tronchi sono molto alti, diritti, senza anomalie e, soprattutto, risparmiati dal terribile bostrico. La ditta boschiva Bernardi di Piné ha terminato i lavori dei due lotti assegnati: parte del legname andrà in Austria, dove gli abeti sono stati intaccati dal bostrico e quindi sono inservibili per il legname d’opera; parte rimarrà in Italia per usi minori, quali costruzioni di casse e pallets. Il rimanente verrà cippato e conferito ad un termoutilizzatore. La ditta si è impegnata a ripulire a fondo il bosco, a rimuovere ogni residuo di lavorazione e a versare al comune di Pisogne la somma di 45.000 euro, che rappresenta il frutto di un buon investimento che i vecchi saggi d’un tempo avevano effettuato sul territorio comunale e che oggi è a disposizione della comunità locale.
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