Tre mila euro per l’ANFFAS dei Monti Sibillini. Serviranno per gettare la prima pietra della nuova sede dell’associazione che opera fra i comuni di San Ginesio e Sarnano in provincia di Macerata dopo che i locali della parrocchia dove svolgevano attività e laboratori per la settantina di ragazzi disabili che frequentano il centro sono stati destinati ad accogliere gli sfollati del terremoto. Alcune frazioni dei due comuni, a causa del sisma, sono state completamente evacuate. L’ANFFAS ha ceduto volentieri a chi non ha più una casa la sua sede. Ma per continuare il lavoro avviato anni fa, ora ha bisogno di trovare locali adatti. La Polisportiva Disabili Val Camonica – su suggerimento di Nelio Piermattei e Mauro Ficerai (che era presente a Sarnano insieme ad Angelo Martinoli) del FISDIR (Federazione italiana sport disabilità intellettiva relazionale) – ha individuato dunque in questa associazione quella a cui destinare i fondi raccolti durante la festa di fine anno. L’assegno di 3 mila euro – raccolti con la vendita dei calendari e rinunciando al pranzo di Natale – è stato consegnato nei giorni scorsi da una delegazione camuna direttamente nelle mani della presidente Cinzia Antoniozzi e di altri membri dell’associazione marchigiana. La spedizione camuna era composta da otto membri, fra loro la presidente della Polipostiva Gigliola Frassa e tre ragazzi: Alessandro, Andrea e Sara. L’accoglienza è stata davvero molto calorosa: Cinzia, suo marito Peppe, altri volontari, ma anche il parroco e gli assessori dei comuni di San Ginesio e Sarnano, insieme ad alcune delle persone ospitate nel centro per gli sfollati, hanno fatto gli onori di casa sotto la tensostruttura che ospita la chiesa e le associazioni del territorio temporaneamente. Calore, fraternità, amicizia hanno caratterizzato l’incontro tra l’ANFFAS dei Monti Sibillini e la Poliportiva di Val Camonica. Dopo la consegna dei fondi raccolti in Valle e un brindisi, i responsabili dell’associazione hanno accompagnato la delegazione camuna fra le case abbandonate e devastate dal sisma. Particolarmente commovente la testimonianza dei ragazzi disabili presenti che sono rimasti colpiti dagli effetti del sisma e hanno potuto vedere con i loro occhi ciò che i loro amici devono sopportare. Un’esperienza unica ed indimenticabile per tutti che non resterà però isolata perché ora si pensa ad altri aiuti all’ANFFAS dei Monti Sibillini e ad un gemellaggio.Intanto dalle Marche non è mandato neppure un ulteriore ringraziamento che ha raggiunto la Poliportiva qualche giorno dopo il rientro.

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