L’artista camuna Angelita Mattioli ha realizzato una mostra di 10 piccoli quadri con altrettanti volti di donne che hanno subito violenza e l’ha inaugurata in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulla donna. Le 10 tele, tutte della misura di 30 x 40 centimetri, olio su tela, sono state installate in uno stretto corridoio che termina in un fondo cieco e sono tutte racchiuse da grate di acciaio. L’inquietante allestimento, fortemente simbolico, vuole denunciare i vicoli ciechi in cui trovano le donne vittime della violenza e la prigione nella quale vengono segregate quotidianamente. Nel ricordare la violenza contro la donna l’arte può essere un aiuto importante, una denuncia civile ed un modo di riflettere. E poi una mostra non è mai per pochi intimi e fine a sé stessa, non è esercizio di stile, bravura e calligrafia. Anche in questo caso – soprattutto in questo caso – deve essere origine di speranza. La mostra è allestita in uno spazio moderno in via Nazionale a Capo di Ponte, ben visibile soprattutto la sera quando il buio della notte viene illuminato d’improvviso da queste dieci lame di luce sinistra che non possono lasciare indifferenti.

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